Olivetti e Ivrea
19 novembre 2024
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Resoconto
UNA FABBRICA A MISURA D’UOMO
VISITA ALLA OLIVETTI E A IVREA
In una giornata fredda ma soleggiata, siamo andati nel Canavese a visitare il complesso dove si trovava la storica fabbrica Olivetti. La Olivetti, famosa per le sue macchine da scrivere e calcolatrici, fu fondata da Camillo Olivetti nel 1908 e poi ampliata dal figlio Adriano con l'aiuto degli architetti Figini e Pollini. Nel 2018 è diventata Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Adriano Olivetti è stata una figura fondamentale per l’industria italiana del novecento, anticipando i tempi e progettando la fabbrica in modo che fosse "a misura d'uomo", con una grande attenzione anche agli aspetti sociali del lavoro.
Questa visione era già nel dna del fondatore e Adriano ha continuato su questa strada, puntando non solo su innovazioni come la famosa "lettera 22", una macchina da scrivere leggera e portatile, ma anche costruendo case per i dipendenti, ambulatori, asili, biblioteche e spazi sportivi per creare una vera e propria comunità.
Durante la visita, siamo rimasti particolarmente colpiti da un edificio a forma di semi-cerchio, scavato nella collina, che in passato era usato come foresteria e che ancora oggi viene utilizzato come residence.
Abbiamo anche visto l’imponente scala d’ingresso degli uffici amministrativi, davvero mozzafiato.
Dopo aver pranzato in un ristorante tipico con prodotti locali, siamo saliti sulla collina per visitare il centro storico di Ivrea che è circondato da mura medievali costruite sopra quelle romane.
Arrivati al piazzale principale, siamo rimasti sorpresi dalla bellissima cattedrale di S. Maria Assunta con la sua facciata neoclassica.
L’interno, in stile barocco, è decorato con colonne di marmo e affreschi che raffigurano San Besso, patrono della città.
La chiesa è stata costruita sopra un antico altare romano e sotto la cripta abbiamo visto un sarcofago dell'epoca.
Nei dintorni, abbiamo scoperto un enorme castello del 1358, con tre torri merlate, costruito da Amedeo VI di Savoia.
Successivamente siamo andati al Municipio, dove abbiamo visto il carro, utilizzato durante il famoso Carnevale delle Arance, che rievoca una rivolta dei cittadini contro il Conte locale per le tasse sul macinato del grano.
Infine siamo scesi lungo il fiume Dora Baltea, con un panorama spettacolare.
Siamo tornati a casa davvero soddisfatti, anche grazie alle ottime spiegazioni della nostra guida, Barbara.
Grazia Maria Albertini
VISITA ALLA OLIVETTI E A IVREA
In una giornata fredda ma soleggiata, siamo andati nel Canavese a visitare il complesso dove si trovava la storica fabbrica Olivetti. La Olivetti, famosa per le sue macchine da scrivere e calcolatrici, fu fondata da Camillo Olivetti nel 1908 e poi ampliata dal figlio Adriano con l'aiuto degli architetti Figini e Pollini. Nel 2018 è diventata Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Adriano Olivetti è stata una figura fondamentale per l’industria italiana del novecento, anticipando i tempi e progettando la fabbrica in modo che fosse "a misura d'uomo", con una grande attenzione anche agli aspetti sociali del lavoro.
Questa visione era già nel dna del fondatore e Adriano ha continuato su questa strada, puntando non solo su innovazioni come la famosa "lettera 22", una macchina da scrivere leggera e portatile, ma anche costruendo case per i dipendenti, ambulatori, asili, biblioteche e spazi sportivi per creare una vera e propria comunità.
Durante la visita, siamo rimasti particolarmente colpiti da un edificio a forma di semi-cerchio, scavato nella collina, che in passato era usato come foresteria e che ancora oggi viene utilizzato come residence.
Abbiamo anche visto l’imponente scala d’ingresso degli uffici amministrativi, davvero mozzafiato.
Dopo aver pranzato in un ristorante tipico con prodotti locali, siamo saliti sulla collina per visitare il centro storico di Ivrea che è circondato da mura medievali costruite sopra quelle romane.
Arrivati al piazzale principale, siamo rimasti sorpresi dalla bellissima cattedrale di S. Maria Assunta con la sua facciata neoclassica.
L’interno, in stile barocco, è decorato con colonne di marmo e affreschi che raffigurano San Besso, patrono della città.
La chiesa è stata costruita sopra un antico altare romano e sotto la cripta abbiamo visto un sarcofago dell'epoca.
Nei dintorni, abbiamo scoperto un enorme castello del 1358, con tre torri merlate, costruito da Amedeo VI di Savoia.
Successivamente siamo andati al Municipio, dove abbiamo visto il carro, utilizzato durante il famoso Carnevale delle Arance, che rievoca una rivolta dei cittadini contro il Conte locale per le tasse sul macinato del grano.
Infine siamo scesi lungo il fiume Dora Baltea, con un panorama spettacolare.
Siamo tornati a casa davvero soddisfatti, anche grazie alle ottime spiegazioni della nostra guida, Barbara.
Grazia Maria Albertini