Cari amici,
un altro anno è passato e ci accingiamo a iniziarne un altro che, inutile negarlo, non parte con i migliori auspici. Sembrerebbe quasi che sia sempre più difficile scambiarci, con convinzione, gli auguri per un buon anno nuovo o, almeno, perché questo 2023 sia migliore del precedente. La pandemia, al di là di una “rilassatezza” di cui siamo rimasti un po’ tutti colpevolmente vittime, non è affatto debellata e, anzi, rispetto alla stessa data del 2021, a livello nazionale gli attuali contagiati sono aumentati del 155% e nella nostra Lombardia le cose non vanno molto meglio (+ 140%). E nel mondo? Beh, di nuovo non c’è niente di meno di una guerra “pazza” che, proprio per questo, rischia di sconvolgere il mondo intero. Tuttavia non ci si deve scoraggiare, non dobbiamo adagiarci ma imparare a reagire ciascuno per quanto può e per come sa: certe negatività si vincono, prima tutto, con un atteggiamento personale nuovo che non può essere di rassegnazione perché, affinché l’anno nuovo sia migliore di questo, dovremo viverlo con ottimismo, fantasia e, soprattutto, con speranza. La Speranza, la più piccola, la più modesta, la meno acclamata delle virtù teologali e, come sosteneva Baruck Spinoza, quella che “non esiste mai senza la paura”. E allora proviamo a impegnarci per fare in modo che sia anche la paura a non esistere mai senza Speranza perché così, non importerà tanto cosa e dove ci porterà l’anno nuovo: l’importante sarà esserci andati tutti insieme! Buon anno a tutti voi! Antonio |
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