Barcellona/I (2015)Barcellona, capitale della Catalogna, regione che vorrebbe staccarsi dal potere centrale di Madrid e che rivendica la sua diversità. In effetti il "català", la lingua parlata, è molto diversa dallo spagnolo castigliano; abbiamo infatti trovato parole simili all'italiano e ai nostri dialetti. La città è molto varia e abbiamo camminato e visto parecchio. Dopo uno sguardo di insieme dal Montjuic ci siamo addentrati nel mondo del nuovo modernismo e di Gaudì, architetto simbolo di Barcellona che ha lasciato importanti tracce di sé, da casa Battlò, alla Pedrera, al parco Guel e alla Sagrada Familia. Gaudì usava forme senza angoli, molto tondeggianti e ondulate, riprendeva elementi visti in natura; i suoi lavori sono spesso decorati con ceramiche colorate che brillavano al sole. La "Sagrada Familia", suo capolavoro ancora incompiuto, ci ha lasciato a bocca aperta. La cattedrale, meglio Tempio Espiatorio come ricordava la guida, non è ancora finita, ma i lavori proseguono seguendo i bozzetti lasciati da Gaudì. Le facciate sono ricche di sculture e di simboli religiosi ispirati ad eventi o personaggi dell'Antico e Nuovo Testamento. Le quattro guglie principali sono alte più di trecento metri, ma più basse del Mont juic perché Gaudì non voleva che la creazione di un uomo superasse la creazione di Dio. I lavori dovrebbero finire entro il 2030, ma già così è opera grandiosa e degno simbolo di Barcellona. Abbiamo visitato il "Barrio (quartiere) Gotico" dove sono visibili le stratificazioni romane e medioevali. Qui si trovava il quartiere ebraico e qui abbiamo visitato la Cattedrale, terminata nel 1459, la cui facciata è stata restaurata nell'800 grazie ai soldi di un banchiere. E' imponente, in stile gotico catalano, con la facciata ricca di simboli e di statue. All'interno del chiostro la presenza di grandi oche bianche che starnazzano e che fungevano da guardiane, ci ha divertito. Sulla "Rambla" grande viale alberato che attraversa Barcellona per più di un chilometro abbiamo passeggiato insieme ad altri numerosi turisti e ci siamo rifocillati alla "Boqueria", mercato coperto che esibisce prodotti alimentari locali.
Profumi, colori e tanta gente ci hanno accompagnato tra le bancarelle che vendevano enpanadas, polpette di baccalà, frutta, dolci, spezie di ogni tipo. Non poteva mancare una sosta in una vecchia pasticceria vicino all'ingresso della Boqueria per gustare la crema catalana. |
Siamo anche usciti da Barcellona per una giornata intera e abbiamo visto la parte vecchia di Gerona, importante città catalana, apprezzando i suoi vicoli, i palazzi, la cattedrale e i suoi scorci suggestivi . Ci siamo spostati sulla Costa Brava a Tossa de Mar. La cittadina è diventata famosa quando Hollywood vi ambientò il film “Pandora” con Ava Gardner. Abbiamo ammirato le sue spiagge e calette e il panorama della costa dalla parte alta del borgo. La parte di gruppo che è rimasta più giorni ha potuto godere dello spettacolo con spruzzi e getti di acqua colorata della fontana di piazza di Spagna, a Barcellona, sotto una stupenda luna piena e dopo una fantastica cena a base di paella e sangria. Gli ultimi giorni sono stati più liberi e alcuni di noi li hanno trascorsi al mare, altri hanno visitato i mercatini dei paesi vicini a Santa Susanna dove risiedevamo e direi che ci siamo rilassati…La città, la costa, il mare, il sole tutto ha contribuito a rendere questo viaggio davvero piacevole, ma credo che il gruppo sia l’elemento cardine di ogni nostra esperienza e come ci ha detto Eleonora: “E’ il gruppo che fa la differenza! Nei viaggi che organizzo quello di Segrate è veramente “affiatato e unico”.
Paola Ritorna |