Isole Borromee
12 maggio 2018
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Resoconto
ISOLE BORROMEE
Tre isole spuntano nel golfo a nord-ovest del Lago Maggiore,accomunate dal nome,ma diverse tra loro:le abbiamo visitate tutte e tre sabato 13 maggio.
L'Isola Bella prese questo nome in onore della moglie Isabella d'Adda quando nel 1630 il conte Carlo Borromeo diede avvio al grandioso progetto del palazzo e dei giardini, che impegnò nei secoli successivi un gran numero di architetti, ingegneri, pittori, stuccatori, giardinieri.
Aperto al pubblico,ma ancora usato dai proprietari in occasione di feste e cerimonie,abbiamo attraversato i saloni di rappresentanza del palazzo passando dalle ricche decorazioni barocche a quelle più capricciose del settecento fino alla lineare sobrietà dello stile neoclassico:tutte sale con splendidi affacci sul lago e arricchite da quadri di noti artisti,mobili intarsiati,arazzi fiamminghi,marmi e stucchi.
Al piano inferiore siamo entrati nella gradevole penombra delle “grotte”, stanze rivestite di ciottoli bianchi e neri e pietre laviche,volute dal conte Vitaliano per offrire alla famiglia e ai nobili ospiti un luogo di frescura e di riposo per gli occhi dopo la luce e lo splendore dei giardini.
Essi sono considerati il più bel giardino barocco d' Europa:vi si alternano statue,decori architettonici e preziosità botaniche.
All'ingresso il grande albero di canfora accoglie i visitatori che si trovano dinnanzi all' anfiteatro chiuso da un'alta quinta decorata da ricche culture,fiori e fontane che culminano con la statua dell'Unicorno,simbolo della casata. L'anfiteatro occupa scenograficamente la parte centrale e più alta dell'isola, da cui si può ammirare l'elegantissimo giardino all'italiana che si sviluppa su dieci terrazze degradanti con fioriture multicolori a rotazione per tutto l'anno.
Abbiamo poi gustato un tipico pranzo a base di pesce in un gradevole ristorante con vista sul lago all'Isola dei Pescatori.L'isola , l'unica non di proprietà dei Borromeo,è occupata da un piccolo borgo pittoresco,con chiesetta romanica e affreschi del Quattrocento,un piccolo ordinato cimitero e la scuola elementare. Ha solo un centinaio di abitanti,ma le sue viuzze tra le alte case sono animatissime dal viavai dei turisti tra ristoranti ,boutiques,negozi di souvenirs. Solo la sera ritrovano la tranquillità.
La barca prenotata per noi ci ha poi portato all'Isola Madre,la più grande delle tre,sulla cui sommità c'è la prima residenza estiva dei Borromeo,un palazzo rinascimentale ricco di mobili,quadri, collezioni.
L'aspetto più interessante qui è il giardino botanico,unico per le essenze vegetali rare ed esotiche,originarie da ogni parte del mondo e qui ben ambientate per il clima particolarmente temperato . Completamente lontano dalle geometrie rinascimentali dell'Isola Bella, questo si sviluppa tra viali ombrosi,sentieri fioriti,verdi radure o si apre in romantici scorci paesaggistici sul lago. Gli ultimi sprazzi della fioritura di rododendri a azalee ci hanno fatto intuire lo splendore della piena fioritura ad aprile.
Tutti abbiamo voluto conservare le immagini più belle della giornata con i nostri cellulari,camera, tablet e tra i soggetti più ammirati devo ricordare i magnifici pavoni bianchi;che aprivano lentamente le loro splendide code simili a grandissimi ventagli di pizzo.
Timorosi dei capricci meteorologici ci eravamo tutti muniti di ombrellini e giacche a vento nelle capaci borse,invece abbiamo avuto una splendida giornata sotto ogni punto di vista.
Laura Re
Tre isole spuntano nel golfo a nord-ovest del Lago Maggiore,accomunate dal nome,ma diverse tra loro:le abbiamo visitate tutte e tre sabato 13 maggio.
L'Isola Bella prese questo nome in onore della moglie Isabella d'Adda quando nel 1630 il conte Carlo Borromeo diede avvio al grandioso progetto del palazzo e dei giardini, che impegnò nei secoli successivi un gran numero di architetti, ingegneri, pittori, stuccatori, giardinieri.
Aperto al pubblico,ma ancora usato dai proprietari in occasione di feste e cerimonie,abbiamo attraversato i saloni di rappresentanza del palazzo passando dalle ricche decorazioni barocche a quelle più capricciose del settecento fino alla lineare sobrietà dello stile neoclassico:tutte sale con splendidi affacci sul lago e arricchite da quadri di noti artisti,mobili intarsiati,arazzi fiamminghi,marmi e stucchi.
Al piano inferiore siamo entrati nella gradevole penombra delle “grotte”, stanze rivestite di ciottoli bianchi e neri e pietre laviche,volute dal conte Vitaliano per offrire alla famiglia e ai nobili ospiti un luogo di frescura e di riposo per gli occhi dopo la luce e lo splendore dei giardini.
Essi sono considerati il più bel giardino barocco d' Europa:vi si alternano statue,decori architettonici e preziosità botaniche.
All'ingresso il grande albero di canfora accoglie i visitatori che si trovano dinnanzi all' anfiteatro chiuso da un'alta quinta decorata da ricche culture,fiori e fontane che culminano con la statua dell'Unicorno,simbolo della casata. L'anfiteatro occupa scenograficamente la parte centrale e più alta dell'isola, da cui si può ammirare l'elegantissimo giardino all'italiana che si sviluppa su dieci terrazze degradanti con fioriture multicolori a rotazione per tutto l'anno.
Abbiamo poi gustato un tipico pranzo a base di pesce in un gradevole ristorante con vista sul lago all'Isola dei Pescatori.L'isola , l'unica non di proprietà dei Borromeo,è occupata da un piccolo borgo pittoresco,con chiesetta romanica e affreschi del Quattrocento,un piccolo ordinato cimitero e la scuola elementare. Ha solo un centinaio di abitanti,ma le sue viuzze tra le alte case sono animatissime dal viavai dei turisti tra ristoranti ,boutiques,negozi di souvenirs. Solo la sera ritrovano la tranquillità.
La barca prenotata per noi ci ha poi portato all'Isola Madre,la più grande delle tre,sulla cui sommità c'è la prima residenza estiva dei Borromeo,un palazzo rinascimentale ricco di mobili,quadri, collezioni.
L'aspetto più interessante qui è il giardino botanico,unico per le essenze vegetali rare ed esotiche,originarie da ogni parte del mondo e qui ben ambientate per il clima particolarmente temperato . Completamente lontano dalle geometrie rinascimentali dell'Isola Bella, questo si sviluppa tra viali ombrosi,sentieri fioriti,verdi radure o si apre in romantici scorci paesaggistici sul lago. Gli ultimi sprazzi della fioritura di rododendri a azalee ci hanno fatto intuire lo splendore della piena fioritura ad aprile.
Tutti abbiamo voluto conservare le immagini più belle della giornata con i nostri cellulari,camera, tablet e tra i soggetti più ammirati devo ricordare i magnifici pavoni bianchi;che aprivano lentamente le loro splendide code simili a grandissimi ventagli di pizzo.
Timorosi dei capricci meteorologici ci eravamo tutti muniti di ombrellini e giacche a vento nelle capaci borse,invece abbiamo avuto una splendida giornata sotto ogni punto di vista.
Laura Re