Viaggio nel Cilento
23 luglio - 1 agosto 2021
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Resoconto
IN VIAGGIO NEL MAGICO CILENTO
Di questi tempi andare in vacanza è sempre da ritenersi una fortuna ma, in questo caso, ancor di più visto che la nostra è andata benissimo e ci ha permesso di visitare un territorio di cui forse non si parla abbastanza.
Siamo partiti in 33 (gruppo Segrate e gruppo Travelland) alla volta di Siena dove abbiamo scoperto, non solo la città nota per il suo Palio e per i suoi paesaggi, scorci e panorami tipici toscani, ma anche la cattedrale che costudisce come uno scrigno innumerevoli e splendidi tesori e testimonianze storiche.
Al nostro arrivo in Cilento abbiamo visitato i siti archeologici di Paestum e Velia (in origine Poseidonia, VII sec A.C. e Elea VI sec A.C.): si tratta di siti conservati meglio di quelli che si visitano in Grecia.
Suggestiva è stata la visita del Parco di Velia al chiaro di luna, durante la quale siamo stati allietati da una breve rappresentazione poetico-musicale con dolci melodie di flauto traverso e citazioni di passi di opere letterarie greche che ci hanno consentito di calarci in una realtà lontana ma che è alla base delle nostre origini e della nostra cultura e che, quindi, tocca le corde del nostro cuore.
Dalla cultura antica a quella contemporanea, abbiamo visitato la cittadina di Castellabbate (dove ci ha accolto una targa che cita “Qui non si muore”) e Santa Maria di San Marco: in questi luoghi è stato girato il film italiano “Benvenuti al Sud”.
La nostra vacanza ci ha regalato anche momenti ludici e riflessivi: dalla gita in barca lungo la costa marina e nel torrente sotterraneo delle Grotte di Pertosa (testimonianza della forza creativa della natura) alla tranquillità della Certosa di Padula (secolo XIV).
Infine rientro su Arezzo (una città che non ha nulla da invidiare alle altre splendide città toscane di maggior fama) alla scoperta dei suoi monumenti civili e religiosi realizzati a partire dal 1200 e di una storia d’altri tempi: “il Mosaico di Andreina” che vi invito a scoprire con questo link (https://www.ilmosaicodiandreina.org).
Qui finisce il mio racconto perché l’atmosfera che si vive e si respira durante queste visite ricche di stimoli e in generale in tutta la vacanza non si puo’ raccontare, va vissuta.
La convivialità, assaporare i deliziosi piatti tipici locali conversando amabilmente come solevano fare i greci, il mitico torneo di burraco animato da quella sana e animata competizione che non degenera mai in litigio (perché in fondo è solo un gioco) e le passeggiate sui sentieri del litorale cilentino e nelle vie del centro.
Ma anche lo spirito di gruppo e di aiuto reciproco che emerge nei momenti di difficoltà: qui è doveroso complimentarsi con tutti per aver dimostrato forza, resistenza e tenacia, al pari degli eroi greci.
Infine, come diceva Aristotele, filosofo greco del IV secolo A.C., “l’uomo è un animale sociale”: una volta superate le proprie peculiarità caratteriali, si scopre di stare bene insieme e si prova quel senso di leggerezza di cui tutti, mai come in questo periodo, abbiamo bisogno.
Ringraziamo gli organizzatori Ornella, Giorgio (MTE) ed Eleonora e Costanzo (di Travelland) che ci hanno permesso di vivere questa esperienza che ha nutrito il nostro corpo e la nostra mente ma anche la nostra anima e il nostro spirito, in omaggio ai monaci Certosini che, con il voto del silenzio (scelta coraggiosa e ammirevole) si sarebbero persi la festosa chiassosità del nostro bel gruppo di vacanzieri.
Stefania Cabassi
Di questi tempi andare in vacanza è sempre da ritenersi una fortuna ma, in questo caso, ancor di più visto che la nostra è andata benissimo e ci ha permesso di visitare un territorio di cui forse non si parla abbastanza.
Siamo partiti in 33 (gruppo Segrate e gruppo Travelland) alla volta di Siena dove abbiamo scoperto, non solo la città nota per il suo Palio e per i suoi paesaggi, scorci e panorami tipici toscani, ma anche la cattedrale che costudisce come uno scrigno innumerevoli e splendidi tesori e testimonianze storiche.
Al nostro arrivo in Cilento abbiamo visitato i siti archeologici di Paestum e Velia (in origine Poseidonia, VII sec A.C. e Elea VI sec A.C.): si tratta di siti conservati meglio di quelli che si visitano in Grecia.
Suggestiva è stata la visita del Parco di Velia al chiaro di luna, durante la quale siamo stati allietati da una breve rappresentazione poetico-musicale con dolci melodie di flauto traverso e citazioni di passi di opere letterarie greche che ci hanno consentito di calarci in una realtà lontana ma che è alla base delle nostre origini e della nostra cultura e che, quindi, tocca le corde del nostro cuore.
Dalla cultura antica a quella contemporanea, abbiamo visitato la cittadina di Castellabbate (dove ci ha accolto una targa che cita “Qui non si muore”) e Santa Maria di San Marco: in questi luoghi è stato girato il film italiano “Benvenuti al Sud”.
La nostra vacanza ci ha regalato anche momenti ludici e riflessivi: dalla gita in barca lungo la costa marina e nel torrente sotterraneo delle Grotte di Pertosa (testimonianza della forza creativa della natura) alla tranquillità della Certosa di Padula (secolo XIV).
Infine rientro su Arezzo (una città che non ha nulla da invidiare alle altre splendide città toscane di maggior fama) alla scoperta dei suoi monumenti civili e religiosi realizzati a partire dal 1200 e di una storia d’altri tempi: “il Mosaico di Andreina” che vi invito a scoprire con questo link (https://www.ilmosaicodiandreina.org).
Qui finisce il mio racconto perché l’atmosfera che si vive e si respira durante queste visite ricche di stimoli e in generale in tutta la vacanza non si puo’ raccontare, va vissuta.
La convivialità, assaporare i deliziosi piatti tipici locali conversando amabilmente come solevano fare i greci, il mitico torneo di burraco animato da quella sana e animata competizione che non degenera mai in litigio (perché in fondo è solo un gioco) e le passeggiate sui sentieri del litorale cilentino e nelle vie del centro.
Ma anche lo spirito di gruppo e di aiuto reciproco che emerge nei momenti di difficoltà: qui è doveroso complimentarsi con tutti per aver dimostrato forza, resistenza e tenacia, al pari degli eroi greci.
Infine, come diceva Aristotele, filosofo greco del IV secolo A.C., “l’uomo è un animale sociale”: una volta superate le proprie peculiarità caratteriali, si scopre di stare bene insieme e si prova quel senso di leggerezza di cui tutti, mai come in questo periodo, abbiamo bisogno.
Ringraziamo gli organizzatori Ornella, Giorgio (MTE) ed Eleonora e Costanzo (di Travelland) che ci hanno permesso di vivere questa esperienza che ha nutrito il nostro corpo e la nostra mente ma anche la nostra anima e il nostro spirito, in omaggio ai monaci Certosini che, con il voto del silenzio (scelta coraggiosa e ammirevole) si sarebbero persi la festosa chiassosità del nostro bel gruppo di vacanzieri.
Stefania Cabassi