Galleria d'Arte Moderna (2016)
G.A.M. ?
Cosa mai vorrà dire questa sigla? Ma naturalmente Galleria d’Arte Moderna!La nostra visita è iniziata con un bozzetto in gesso del Canova nella dimensione nella quale realizzòpoi l'opera. Il soggetto; un bambino in movimento, sembrava cascasse. I soffitti della villa sono ad arcata ad ogiva. I lampadari, molto imponenti a gocce di cristallo riflettevano la luce diffondendola. I soffitti, avevano come dei disegni di fantasia trasversali. Ed i pavimenti, del tipo a getto unico, riportavano, in corrispondenza dei disegni, altre simili opere. La mostra, spiega come il ritratto quasi fotografico antico lasciava il posto, all'espressione. Il dipinto di una bimba sui 10 anni, aveva abbondanza di fiori freschi posti a terra, in un vaso, nelle mani e, vezzosamente li avvolgeva in un lembo della gonna sollevato, ne completava l'insieme un'espressione di gioia e di vita. Nella parete accanto, la stessa, ormai signorina (e lo si capiva dai lineamenti) aveva l'espressione triste, dolorosa, con un fiore reciso dai petali appassiti, posato sulla gonna , faceva presagire la fine. Un quadro buio, riportava un locale della Baggina e, mentre Isabella lo spiegava, noi vedevamo i lineamenti degli anziani. Un altro riportava una mamma seduta in un campo di gigli con un bambino sulle ginocchia. Alla sua descrizione, si completò dell' aureola che era appena tracciata e la signora divenne Maria, ed il bambino Gesù, luce, che aveva richiamato tutti i gigli leggermente piegati verso di Lui. Quello più vicino, inchinandosi ancora di più, lo voleva toccare.
Le sale , “da pranzo” e “da ballo” contigue, avevano una ampia apertura centrale nel muro che le rendevano luminose; due colonne con i capitelli dorati, risolvevano il problema della portanza del tetto. Mentre il pavimento in parquet rispettava la regola dei fiori. Espressivi i quadri degli “scapigliati”. Isabella, la nostra guida, ci ha trattati con la dolcezza e la chiarezza con la quale
spiega ai bambini. Grazie Isa a nome di tutti.
Anna e Armando
Cosa mai vorrà dire questa sigla? Ma naturalmente Galleria d’Arte Moderna!La nostra visita è iniziata con un bozzetto in gesso del Canova nella dimensione nella quale realizzòpoi l'opera. Il soggetto; un bambino in movimento, sembrava cascasse. I soffitti della villa sono ad arcata ad ogiva. I lampadari, molto imponenti a gocce di cristallo riflettevano la luce diffondendola. I soffitti, avevano come dei disegni di fantasia trasversali. Ed i pavimenti, del tipo a getto unico, riportavano, in corrispondenza dei disegni, altre simili opere. La mostra, spiega come il ritratto quasi fotografico antico lasciava il posto, all'espressione. Il dipinto di una bimba sui 10 anni, aveva abbondanza di fiori freschi posti a terra, in un vaso, nelle mani e, vezzosamente li avvolgeva in un lembo della gonna sollevato, ne completava l'insieme un'espressione di gioia e di vita. Nella parete accanto, la stessa, ormai signorina (e lo si capiva dai lineamenti) aveva l'espressione triste, dolorosa, con un fiore reciso dai petali appassiti, posato sulla gonna , faceva presagire la fine. Un quadro buio, riportava un locale della Baggina e, mentre Isabella lo spiegava, noi vedevamo i lineamenti degli anziani. Un altro riportava una mamma seduta in un campo di gigli con un bambino sulle ginocchia. Alla sua descrizione, si completò dell' aureola che era appena tracciata e la signora divenne Maria, ed il bambino Gesù, luce, che aveva richiamato tutti i gigli leggermente piegati verso di Lui. Quello più vicino, inchinandosi ancora di più, lo voleva toccare.
Le sale , “da pranzo” e “da ballo” contigue, avevano una ampia apertura centrale nel muro che le rendevano luminose; due colonne con i capitelli dorati, risolvevano il problema della portanza del tetto. Mentre il pavimento in parquet rispettava la regola dei fiori. Espressivi i quadri degli “scapigliati”. Isabella, la nostra guida, ci ha trattati con la dolcezza e la chiarezza con la quale
spiega ai bambini. Grazie Isa a nome di tutti.
Anna e Armando
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