Lago d'Iseo
13 giugno 2023
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Resoconto
GITA SUL LAGO D’ISEO
Il giorno 13 giugno ci siamo recati sul lago d'Iseo per la gita che avrebbe dovuto svolgersi il 16 maggio ma che era stata rimandata per il cattivo tempo.
A giugno invece il tempo ci ha regalato una giornata né troppo calda, né troppo fredda, senza pioggia e con il sole che scaldava al punto giusto: insomma la giornata ideale sotto tutti i punti di vista.
Siamo partiti da Segrate alle 8,00 del mattino con il pullman al completo e, dopo un viaggio senza imprevisti, siamo usciti dall'autostrada e abbiamo imboccato la strada per Lovere, uno dei borghi più belli d'Italia, in compagnia di Laura, la nostra validissima guida, che ci ha fatto notare la bellezza e le problematiche del territorio.
La strada per arrivarci è molto panoramica ma piena di gallerie: potremmo ispirarci al titolo del famoso romanzo "La spada nella roccia" e ribattezzarla "La strada nella roccia".
Lovere è un borgo medievale collocato tra il lago e le montagne e si trova sulla sponda bergamasca mentre l'altra sponda è in provincia di Brescia.
Un tempo un'importante strada commerciale collegava le province di Bergamo e Brescia con la Val Camonica e l'unica alternativa era la via d'acqua del lago.
Dopo varie vicissitudini legate a dominazioni diverse, si arrivò, sotto l'amministrazione di Bergamo, a un periodo di pace e prosperità grazie anche alla produzione di un prezioso tessuto di lana (il panno di Lovere) molto utilizzato all'epoca.
A Lovere ci sono vicoli e piazze, torri e palazzi antichi rimasti praticamente come in origine.
La piazza Tredici Martiri ha una stele dedicata ai 13 partigiani catturati e uccisi nel 1943 durante la guerra e in piazza Vittorio Emanuele II si trova la Torre Civica. Nel periodo natalizio in piazza Tredici Martiri vengono proiettate immagini luminose sui palazzi circostanti creando un'atmosfera molto suggestiva.
Siamo passati poi alla visita della Basilica di Santa Maria in Valvendra che, costruita tra il 400 e il 500 in stile gotico/rinascimentale, ha il soffitto a cassettoni con la volta a botte, ricchi affreschi, cappelle laterali e un maestoso interno che ne fanno la chiesa più grande della Diocesi di Brescia a cui appartiene ai giorni nostri.
Nella chiesa è custodito inoltre un organo a canne, trasferito a Lovere da Brescia nella seconda metà del XVII secolo, che è chiuso da ante affrescate con l'Annunciazione dell'Angelo a Maria e che, aperto per noi, ha mostrato all'interno altri due affreschi di San Faustino e San Giovita che sono i patroni di Brescia.
Siamo poi saliti, attraverso una scorciatoia di gradini, alla chiesa di San Giorgio il cui interno è sontuoso (anche se la facciata è piuttosto modesta) e, oltre alle varie bellezze pittoriche e scultoree, abbiamo ammirato una tela fiamminga del pittore Jean de Herdit posta sopra una finta porta d'ingresso.
L'altare è stato costruito sulla cima di una torre precedente (Torre Soca - Torre Mozzata) perché la famiglia a cui apparteneva ha donato lo spazio sopra la torre per ampliare la chiesa.
Siamo arrivati poi in piazza Vittorio Emanuele II con la sua torre civica su cui spicca il leone di San Marco a testimonianza di una delle signorie che hanno dominato Lovere.
La Torre degli Alghisi invece è di pietra calcarea ma il terzo livello è diverso perché realizzato successivamente.
Ricordiamo che Lovere ha dato i natali a due Sante: Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa che fondarono nel 1832 l'Istituto delle Suore di Maria Bambina per scopi caritatevoli.
Nel paese esiste ancora un monastero di clausura.
Alle due Sante è dedicato un Santuario meta di pellegrinaggi dei devoti.
Risaliti in pullman, siamo arrivati a Sulzano dove ci siamo imbarcati sul battello e trasferiti a Montisola nel borgo di Peschiera Maraglio.
Sulzano qualche anno fa ha vissuto momenti di gloria quando l'artista Christo ha creato la passerella che permetteva di arrivare da Sulzano a Montisola camminando sull'acqua.
Qui ci siamo recati subito al ristorante, sito di fronte all'imbarcadero, dove abbiamo gustato un ottimo pranzo a base di pesce di lago.
I pesci erano appesi al sole a essiccare per poi venire affumicati e messi sottovuoto per poter essere acquistati anche dai turisti. A seguire una passeggiata "digestiva" per il borgo che si sviluppa verso la montagna per ammirare il panorama e i vicoli stretti: sull'isola non ci sono macchine ma si circola solo con motorini o motocarri per il trasporto merci e persino l'ambulanza ha dimensioni ridotte e il primo soccorso è assicurato dal medico condotto ma, per i casi gravi, una chiatta conduce l'ambulanza sulla terraferma al primo ospedale.
Insomma, la vita dei circa 1.800 abitanti non è delle più comode ...
Alle 15 circa ci siamo di nuovo imbarcati per una mini - crociera sul lago che, per le recenti piogge, offriva un arcobaleno di verde punteggiato dai colori delle numerose varietà di fiori.
Abbiamo anche costeggiato le due isole più piccole, San Paolo e Loreto, che al contrario della più grande Montisola, sono di proprietà privata e quindi vi è vietato l'approdo.
La nostra guida ci ha fatto notare anche chiese e piccoli castelli siti sulla sommità di qualche montagna e ci ha raccontato anche una leggenda relativa a una rocca: naturalmente un amore contrastato e osteggiato dalla famiglia e finito con l’annegamento dei due innamorati.
Si narra che l'ultimo violento temporale estivo del luogo sia originato dal dolore dei due.
Al rientro a Sulzano ci aspettava il pullman (nel frattempo sostituito perché il precedente aveva un guasto all'aria condizionata) e, felici e soddisfatti per la bella giornata trascorsa, siamo tornati a casa per l'ora di cena.
Abbiamo avuto anche all'andata un gradito dolce omaggio di VIttoria e, al ritorno, quello dei biscotti offerti da Antonio per il suo onomastico: entrambi ottimi e molto apprezzati da tutti.
Marisa Carmagnola
Il giorno 13 giugno ci siamo recati sul lago d'Iseo per la gita che avrebbe dovuto svolgersi il 16 maggio ma che era stata rimandata per il cattivo tempo.
A giugno invece il tempo ci ha regalato una giornata né troppo calda, né troppo fredda, senza pioggia e con il sole che scaldava al punto giusto: insomma la giornata ideale sotto tutti i punti di vista.
Siamo partiti da Segrate alle 8,00 del mattino con il pullman al completo e, dopo un viaggio senza imprevisti, siamo usciti dall'autostrada e abbiamo imboccato la strada per Lovere, uno dei borghi più belli d'Italia, in compagnia di Laura, la nostra validissima guida, che ci ha fatto notare la bellezza e le problematiche del territorio.
La strada per arrivarci è molto panoramica ma piena di gallerie: potremmo ispirarci al titolo del famoso romanzo "La spada nella roccia" e ribattezzarla "La strada nella roccia".
Lovere è un borgo medievale collocato tra il lago e le montagne e si trova sulla sponda bergamasca mentre l'altra sponda è in provincia di Brescia.
Un tempo un'importante strada commerciale collegava le province di Bergamo e Brescia con la Val Camonica e l'unica alternativa era la via d'acqua del lago.
Dopo varie vicissitudini legate a dominazioni diverse, si arrivò, sotto l'amministrazione di Bergamo, a un periodo di pace e prosperità grazie anche alla produzione di un prezioso tessuto di lana (il panno di Lovere) molto utilizzato all'epoca.
A Lovere ci sono vicoli e piazze, torri e palazzi antichi rimasti praticamente come in origine.
La piazza Tredici Martiri ha una stele dedicata ai 13 partigiani catturati e uccisi nel 1943 durante la guerra e in piazza Vittorio Emanuele II si trova la Torre Civica. Nel periodo natalizio in piazza Tredici Martiri vengono proiettate immagini luminose sui palazzi circostanti creando un'atmosfera molto suggestiva.
Siamo passati poi alla visita della Basilica di Santa Maria in Valvendra che, costruita tra il 400 e il 500 in stile gotico/rinascimentale, ha il soffitto a cassettoni con la volta a botte, ricchi affreschi, cappelle laterali e un maestoso interno che ne fanno la chiesa più grande della Diocesi di Brescia a cui appartiene ai giorni nostri.
Nella chiesa è custodito inoltre un organo a canne, trasferito a Lovere da Brescia nella seconda metà del XVII secolo, che è chiuso da ante affrescate con l'Annunciazione dell'Angelo a Maria e che, aperto per noi, ha mostrato all'interno altri due affreschi di San Faustino e San Giovita che sono i patroni di Brescia.
Siamo poi saliti, attraverso una scorciatoia di gradini, alla chiesa di San Giorgio il cui interno è sontuoso (anche se la facciata è piuttosto modesta) e, oltre alle varie bellezze pittoriche e scultoree, abbiamo ammirato una tela fiamminga del pittore Jean de Herdit posta sopra una finta porta d'ingresso.
L'altare è stato costruito sulla cima di una torre precedente (Torre Soca - Torre Mozzata) perché la famiglia a cui apparteneva ha donato lo spazio sopra la torre per ampliare la chiesa.
Siamo arrivati poi in piazza Vittorio Emanuele II con la sua torre civica su cui spicca il leone di San Marco a testimonianza di una delle signorie che hanno dominato Lovere.
La Torre degli Alghisi invece è di pietra calcarea ma il terzo livello è diverso perché realizzato successivamente.
Ricordiamo che Lovere ha dato i natali a due Sante: Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa che fondarono nel 1832 l'Istituto delle Suore di Maria Bambina per scopi caritatevoli.
Nel paese esiste ancora un monastero di clausura.
Alle due Sante è dedicato un Santuario meta di pellegrinaggi dei devoti.
Risaliti in pullman, siamo arrivati a Sulzano dove ci siamo imbarcati sul battello e trasferiti a Montisola nel borgo di Peschiera Maraglio.
Sulzano qualche anno fa ha vissuto momenti di gloria quando l'artista Christo ha creato la passerella che permetteva di arrivare da Sulzano a Montisola camminando sull'acqua.
Qui ci siamo recati subito al ristorante, sito di fronte all'imbarcadero, dove abbiamo gustato un ottimo pranzo a base di pesce di lago.
I pesci erano appesi al sole a essiccare per poi venire affumicati e messi sottovuoto per poter essere acquistati anche dai turisti. A seguire una passeggiata "digestiva" per il borgo che si sviluppa verso la montagna per ammirare il panorama e i vicoli stretti: sull'isola non ci sono macchine ma si circola solo con motorini o motocarri per il trasporto merci e persino l'ambulanza ha dimensioni ridotte e il primo soccorso è assicurato dal medico condotto ma, per i casi gravi, una chiatta conduce l'ambulanza sulla terraferma al primo ospedale.
Insomma, la vita dei circa 1.800 abitanti non è delle più comode ...
Alle 15 circa ci siamo di nuovo imbarcati per una mini - crociera sul lago che, per le recenti piogge, offriva un arcobaleno di verde punteggiato dai colori delle numerose varietà di fiori.
Abbiamo anche costeggiato le due isole più piccole, San Paolo e Loreto, che al contrario della più grande Montisola, sono di proprietà privata e quindi vi è vietato l'approdo.
La nostra guida ci ha fatto notare anche chiese e piccoli castelli siti sulla sommità di qualche montagna e ci ha raccontato anche una leggenda relativa a una rocca: naturalmente un amore contrastato e osteggiato dalla famiglia e finito con l’annegamento dei due innamorati.
Si narra che l'ultimo violento temporale estivo del luogo sia originato dal dolore dei due.
Al rientro a Sulzano ci aspettava il pullman (nel frattempo sostituito perché il precedente aveva un guasto all'aria condizionata) e, felici e soddisfatti per la bella giornata trascorsa, siamo tornati a casa per l'ora di cena.
Abbiamo avuto anche all'andata un gradito dolce omaggio di VIttoria e, al ritorno, quello dei biscotti offerti da Antonio per il suo onomastico: entrambi ottimi e molto apprezzati da tutti.
Marisa Carmagnola