Viaggio nelle Marche
29 maggio - 3 giugno 2021
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Resoconto
TOUR DELLE MARCHE DANTESCHE
Vi abbiamo partecipato in trentasette persone originariamente appar-tenenti a due distinti gruppi ma che si sono amalgamati con natura-lezza e amicizia fin dalla partenza per il viaggio. Eccovi le mete visitate.
Senigallia. Cittadina di mare dove abbiamo alloggiato all'hotel Raffaello e dove abbiamo visitato:
-la Rocca Roverasca, un grande castello con ampie torri circolari e fossati difensivi asciutti;
-il Duomo e il Foro Annonario;
-i Portici Ercolani dove abbiamo consumato una gustosa e caratteristica cenetta (offerta dalla Travel Land) a base di pesce e frutti di mare.
Con una breve passeggiata dall'albergo si raggiungeva la struttura della Rotonda cui si ispirò Fred Bongusto in una sua nota canzone.
Ancona. E’una città che annovera ambienti sia marini che montani ben ventilati. In pullman, su un alto monte, abbiamo raggiunto la Cattedrale, dedicata a San Ciriaco, che ha un principale molto bello strambato ad archi a tutto sesto in marmo. Imponente e austero è l'interno dotato anche di un’antica cripta mentre dall'esterno il panorama verso il mare permette la vista del Porto e del cantiere della Fincantieri dove sono costruite e manutenzionate anche navi per passeggeri.
La visita è continuata in pullman e, percorrendo i viali alberati della città, abbiamo raggiunto prima il grande complesso pentagonale della Mole Vanvitelliana e poi, camminando, l'Arco di Traiano, la Piazza del Plebiscito e la Fontana del Calamo con le sue 13 cannelle.
Dopo la sosta all'esterno dei locali ristorantini per la colazione del mezzogiorno, dal viale della Vittoria siamo giunti alla piazza IV Novembre che ospita il monumento ai caduti in pietra d’Istria. Dall’alto abbiamo ammirato l’affaccio verso il mare e la Spiaggia del Passetto che, scendendo, abbiamo aggiunto a piccoli gruppi.
La roccia, per circa 1 km, è tutta traforata di grotte familiari ognuna delle quali presenta un fantasioso arredamento purtroppo non fotografabile (almeno ufficial-mente).
Portonovo. Ha un Fortino Napoleonico costruito nel 1810 che far parte del sistema difensivo per il dominio del mare Adriatico.
Abbiamo visitato la romanica chiesa di Santa Maria il cui complesso, restaurato nel 1960, offre anche un hotel fra il verde del bosco e il blu del mare.
Fermo. In Piazza del Popolo, dopo una forzata sosta causata da riprese per un film in uscita nel prossimo autunno, abbiamo visitato il Palazzo degli Studi, la Biblioteca Comunale, la Pinacoteca Civica (con una natività di Rubens) e le Cisterne Romane.
Il pranzo del mezzogiorno è stato consumato in Piazza del Popolo con piadine, prosciutto e vino di sostanza e colore.
Nel pomeriggio abbiamo poi continuato la nostra escursione giornaliera raggiungendo in pullman la Riviera del Conero di cui abbiamo ammirato i godibili paesaggi e i piccoli centri urbani di Numana e di Sirolo ricchi di antichità, storia e arte.
Jesi e Cingoli. Il primo si trova nel cuore delle colline marchigiane e la sua visita è iniziata dal Teatro dedicato al musicista Pergolesi: antico, piccolo e grazioso, quasi una bomboniera.
Antichissimo è il suo sipario (che per questo non viene mai mosso) e che ha quindi imposto la limitazione al golfo mistico (dove si trova l'orchestra) e al proscenio (per gli attori) della porzione fruibile a fini artistici. Il teatro è in attività da 210 anni.
Siamo poi stati al settecentesco Palazzo Pianetti che annovera una galleria di stucchi e di opere pittoriche di Lorenzo Lotto.
Successivamente eccoci a Cingoli, bella cittadina romana con cinta muraria e i cui coni ottici panoramici ben le fanno meritare l'appellativo di “Balcone delle Marche”.
Eremo di Fonte Avellana. Incastonato ai piedi del Monte Catria, fu fondato come Monastero negli anni 1000 con una bella impronta datagli da Pier Damiani e ha vissuto un periodo fecondo come centro culturale monastico venendo convertito in Eremo nel 1300.
La sua struttura muraria è un trionfo di archi sia romani che gotici e anche ad ogiva. L’interno gode di un’acustica molto buona e nella chiesetta, mentre un monaco ci faceva da guida con la mascherina al viso, pur allontanandosi notevolmente da lui è stato sorprendente notare di poter continuare a sentire le sue spiegazioni.
La documentazione assicura che intorno al 1312 ha qui soggiornato il sommo poeta Dante Alighieri.
Abbiamo poi pranzato all'eremo, serviti dai sei efficienti e disinvolti frati.
Fano. Cittadina rivolta verso il mare Adriatico e bagnata dal fiume Metauro, ha un centro storico molto ben conservato e un porto attrezzato per la pesca oltre a una lunga e bianca spiaggia verso levante.
Fiorenzuola di Focara. E’ un piccolo borgo medievale a picco sul mare all’interno del Parco del Monte San Bartolo.
E’ così bello che Dante l'ha citato più volte nella sua Divina Commedia.
Gradara. Il suo castello è ancora intatto nella struttura e nei camminamenti di ronda con le postazioni per gli arcieri e per il lancio dall'alto della pece bollente contro gli assalitori.
In molti abbiamo visitato anche le stanze dell'interno.
In chiusura una nota curiosa: le Marche sono la regione che ha dato più Papi (10) alla Chiesa Cattolica e l’ultimo, Pio IX, oltre a essere stato l’ultimo sovrano dello Stato Pontificio (1870), ha anche il record del papato più lungo della storia dopo quello di Pietro con 31 anni, 7 mesi e 23 giorni.
Se avete provato a contare quante mete abbiamo visitato in sei giorni, non potrete stupirvi dell’obbligo della nostra gratitudine verso la Travel Land e, in particolare, verso Eleonora per l'ottima organiz-zazione e verso Costanzo per l'assistenza fornita a tutti noi. Grazie anche all'autista Omar per la paziente disponibilità ad adattarsi alle varie necessità e alle guide signor Gianluca e signora Patrizia. Infine grazie agli amici Ornella e Giorgio sempre attenti ai movimenti dell'intero gruppo.
A tutti un arrivederci al prossimo viaggio.
Anna e Armando
Vi abbiamo partecipato in trentasette persone originariamente appar-tenenti a due distinti gruppi ma che si sono amalgamati con natura-lezza e amicizia fin dalla partenza per il viaggio. Eccovi le mete visitate.
Senigallia. Cittadina di mare dove abbiamo alloggiato all'hotel Raffaello e dove abbiamo visitato:
-la Rocca Roverasca, un grande castello con ampie torri circolari e fossati difensivi asciutti;
-il Duomo e il Foro Annonario;
-i Portici Ercolani dove abbiamo consumato una gustosa e caratteristica cenetta (offerta dalla Travel Land) a base di pesce e frutti di mare.
Con una breve passeggiata dall'albergo si raggiungeva la struttura della Rotonda cui si ispirò Fred Bongusto in una sua nota canzone.
Ancona. E’una città che annovera ambienti sia marini che montani ben ventilati. In pullman, su un alto monte, abbiamo raggiunto la Cattedrale, dedicata a San Ciriaco, che ha un principale molto bello strambato ad archi a tutto sesto in marmo. Imponente e austero è l'interno dotato anche di un’antica cripta mentre dall'esterno il panorama verso il mare permette la vista del Porto e del cantiere della Fincantieri dove sono costruite e manutenzionate anche navi per passeggeri.
La visita è continuata in pullman e, percorrendo i viali alberati della città, abbiamo raggiunto prima il grande complesso pentagonale della Mole Vanvitelliana e poi, camminando, l'Arco di Traiano, la Piazza del Plebiscito e la Fontana del Calamo con le sue 13 cannelle.
Dopo la sosta all'esterno dei locali ristorantini per la colazione del mezzogiorno, dal viale della Vittoria siamo giunti alla piazza IV Novembre che ospita il monumento ai caduti in pietra d’Istria. Dall’alto abbiamo ammirato l’affaccio verso il mare e la Spiaggia del Passetto che, scendendo, abbiamo aggiunto a piccoli gruppi.
La roccia, per circa 1 km, è tutta traforata di grotte familiari ognuna delle quali presenta un fantasioso arredamento purtroppo non fotografabile (almeno ufficial-mente).
Portonovo. Ha un Fortino Napoleonico costruito nel 1810 che far parte del sistema difensivo per il dominio del mare Adriatico.
Abbiamo visitato la romanica chiesa di Santa Maria il cui complesso, restaurato nel 1960, offre anche un hotel fra il verde del bosco e il blu del mare.
Fermo. In Piazza del Popolo, dopo una forzata sosta causata da riprese per un film in uscita nel prossimo autunno, abbiamo visitato il Palazzo degli Studi, la Biblioteca Comunale, la Pinacoteca Civica (con una natività di Rubens) e le Cisterne Romane.
Il pranzo del mezzogiorno è stato consumato in Piazza del Popolo con piadine, prosciutto e vino di sostanza e colore.
Nel pomeriggio abbiamo poi continuato la nostra escursione giornaliera raggiungendo in pullman la Riviera del Conero di cui abbiamo ammirato i godibili paesaggi e i piccoli centri urbani di Numana e di Sirolo ricchi di antichità, storia e arte.
Jesi e Cingoli. Il primo si trova nel cuore delle colline marchigiane e la sua visita è iniziata dal Teatro dedicato al musicista Pergolesi: antico, piccolo e grazioso, quasi una bomboniera.
Antichissimo è il suo sipario (che per questo non viene mai mosso) e che ha quindi imposto la limitazione al golfo mistico (dove si trova l'orchestra) e al proscenio (per gli attori) della porzione fruibile a fini artistici. Il teatro è in attività da 210 anni.
Siamo poi stati al settecentesco Palazzo Pianetti che annovera una galleria di stucchi e di opere pittoriche di Lorenzo Lotto.
Successivamente eccoci a Cingoli, bella cittadina romana con cinta muraria e i cui coni ottici panoramici ben le fanno meritare l'appellativo di “Balcone delle Marche”.
Eremo di Fonte Avellana. Incastonato ai piedi del Monte Catria, fu fondato come Monastero negli anni 1000 con una bella impronta datagli da Pier Damiani e ha vissuto un periodo fecondo come centro culturale monastico venendo convertito in Eremo nel 1300.
La sua struttura muraria è un trionfo di archi sia romani che gotici e anche ad ogiva. L’interno gode di un’acustica molto buona e nella chiesetta, mentre un monaco ci faceva da guida con la mascherina al viso, pur allontanandosi notevolmente da lui è stato sorprendente notare di poter continuare a sentire le sue spiegazioni.
La documentazione assicura che intorno al 1312 ha qui soggiornato il sommo poeta Dante Alighieri.
Abbiamo poi pranzato all'eremo, serviti dai sei efficienti e disinvolti frati.
Fano. Cittadina rivolta verso il mare Adriatico e bagnata dal fiume Metauro, ha un centro storico molto ben conservato e un porto attrezzato per la pesca oltre a una lunga e bianca spiaggia verso levante.
Fiorenzuola di Focara. E’ un piccolo borgo medievale a picco sul mare all’interno del Parco del Monte San Bartolo.
E’ così bello che Dante l'ha citato più volte nella sua Divina Commedia.
Gradara. Il suo castello è ancora intatto nella struttura e nei camminamenti di ronda con le postazioni per gli arcieri e per il lancio dall'alto della pece bollente contro gli assalitori.
In molti abbiamo visitato anche le stanze dell'interno.
In chiusura una nota curiosa: le Marche sono la regione che ha dato più Papi (10) alla Chiesa Cattolica e l’ultimo, Pio IX, oltre a essere stato l’ultimo sovrano dello Stato Pontificio (1870), ha anche il record del papato più lungo della storia dopo quello di Pietro con 31 anni, 7 mesi e 23 giorni.
Se avete provato a contare quante mete abbiamo visitato in sei giorni, non potrete stupirvi dell’obbligo della nostra gratitudine verso la Travel Land e, in particolare, verso Eleonora per l'ottima organiz-zazione e verso Costanzo per l'assistenza fornita a tutti noi. Grazie anche all'autista Omar per la paziente disponibilità ad adattarsi alle varie necessità e alle guide signor Gianluca e signora Patrizia. Infine grazie agli amici Ornella e Giorgio sempre attenti ai movimenti dell'intero gruppo.
A tutti un arrivederci al prossimo viaggio.
Anna e Armando