Modena
10 marzo 2018
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Resoconto
MODENA
Alle 7:00, anche se è annunziata pioggia, i 54 atleti della curiosità partono per Modena.
Alle 9h 30h entriamo nella casa che fu di “Luciano Pavarotti” nell'area estesa di Modena.
Ha lo stile antico delle case con grosse travi in legno, ed è corredata di tutte le comodità, compreso un ascensore che porta al terzo piano.
Ogni stanza ha cimeli della sua lunga carriera.
Oltre all'arte del canto, si lasciò contagiare dalla pittura , con grandi mazzi di fiori , sfruttò la tenuta per gare ippiche internazionali , ebbe attenzione per i più poveri con concerti, donazioni ed aiutò giovani artisti.
Si pranza in centro a Modena con :
tortellini con spinaci e ricotta, “l' Aceto Balsamico “ poi un battuto di lardo con pancetta e crescenza da spalmarsi sul gnocco fritto , sempre che fosse arrivato.... ma , noi, pratici lo abbiamo stemperato nelle rondelle di pane.
Poi, un misto di : mortadella , coppa , salame , prosciutto crudo, soppressa , un onesto Sangiovese , un vino bianco, e per finire un dolce distribuito a dadolini e caffè.
Terza tappa è il centro , dove ci prese in consegna la guida .
Fontane, palazzo ducale, cadetti che girano nella elegante divisa, traffico ordinato e si arriva al Duomo.
Il vescovo che si trovò in contrasto con il Papa , orgogliosamente costruì il Duomo (Romanico) sfruttando il materiale locale e anche da demolizioni , questa è la ragione della variabilità dei colori del marmo esterno saggiamente suddiviso nei vari lati.
Siamo nell'antico palazzo del comune visitando parecchie stanze dove troviamo la “ Secchia,” posta sotto allarme elettronico , con la leggenda di rivalità goliardica tra l'università di Bologna e Modena.
Ora si va all 'altra unicità di Modena che è “ L'ACETO BALSAMICO“.
Com'è buono il grana con solo qualche tocco di A.B.
Si riparte, la pioggia scende,( ora può), alle 20.30 a Segrate .
Anna e Armando
Alle 7:00, anche se è annunziata pioggia, i 54 atleti della curiosità partono per Modena.
Alle 9h 30h entriamo nella casa che fu di “Luciano Pavarotti” nell'area estesa di Modena.
Ha lo stile antico delle case con grosse travi in legno, ed è corredata di tutte le comodità, compreso un ascensore che porta al terzo piano.
Ogni stanza ha cimeli della sua lunga carriera.
Oltre all'arte del canto, si lasciò contagiare dalla pittura , con grandi mazzi di fiori , sfruttò la tenuta per gare ippiche internazionali , ebbe attenzione per i più poveri con concerti, donazioni ed aiutò giovani artisti.
Si pranza in centro a Modena con :
tortellini con spinaci e ricotta, “l' Aceto Balsamico “ poi un battuto di lardo con pancetta e crescenza da spalmarsi sul gnocco fritto , sempre che fosse arrivato.... ma , noi, pratici lo abbiamo stemperato nelle rondelle di pane.
Poi, un misto di : mortadella , coppa , salame , prosciutto crudo, soppressa , un onesto Sangiovese , un vino bianco, e per finire un dolce distribuito a dadolini e caffè.
Terza tappa è il centro , dove ci prese in consegna la guida .
Fontane, palazzo ducale, cadetti che girano nella elegante divisa, traffico ordinato e si arriva al Duomo.
Il vescovo che si trovò in contrasto con il Papa , orgogliosamente costruì il Duomo (Romanico) sfruttando il materiale locale e anche da demolizioni , questa è la ragione della variabilità dei colori del marmo esterno saggiamente suddiviso nei vari lati.
Siamo nell'antico palazzo del comune visitando parecchie stanze dove troviamo la “ Secchia,” posta sotto allarme elettronico , con la leggenda di rivalità goliardica tra l'università di Bologna e Modena.
Ora si va all 'altra unicità di Modena che è “ L'ACETO BALSAMICO“.
Com'è buono il grana con solo qualche tocco di A.B.
Si riparte, la pioggia scende,( ora può), alle 20.30 a Segrate .
Anna e Armando