Montagnes mon amour 2016
26 giugno-5 luglio
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Resoconti
COCCOLE A MOENA
Come si fa a rinunciare alle coccole della famiglia Chiocchetti? Al nostro arrivo, seduta all'ombra, la nonna Angelina splendente nella sua saggezza ci salutò. Elegante come sempre, ah se fossi uno scultore le chiederei di farmi da modella. Bellissimo fu quando prima di partire si sono abbracciate: lei e la nostra Irma (la dolce). La signora Donatella dal suo posto di regia con le idee sempre chiare risolveva ogni problema con calma ed il sorriso.
Quell'hotel “LA SERENELLA” ha l'incanto e la tranquillità del bosco. Fu solo per un attimo, ma ebbi l'occasione di rivedere Jan e Mattias con Lucas ed Andreas: sono…i cuochi/chef? No, no, vi assicuro sono molto di più, sanno fare di tutto ed ogni cosa è ottima. Ora vi nomino gli angeli che ogni giorno con divise eleganti e fresche servivano ai tavoli o, canticchiando passavano al mattino presto a riassettare le camere. Chiara, Olimpia, Lilli, Claudia, Margherita, Sabrina, e Fabiana. Nella gita fatta a Canazei, arrivammo in tempo per sentire suonare alle 17.00 l'orologio meccanico del paese. Iniziò il montanaro suonando il corno. Seguì la capra con il suo belato.
Dall'alto il cuculo uscendo dal portellino fece i suoi cinque CùCù. Ed infine le coppie vestite in costume, danzando, fecero avanti e indietro. Mancavano soltanto Silvana e Paolo, gli amici di tutti noi.
Anna e Armando
Come si fa a rinunciare alle coccole della famiglia Chiocchetti? Al nostro arrivo, seduta all'ombra, la nonna Angelina splendente nella sua saggezza ci salutò. Elegante come sempre, ah se fossi uno scultore le chiederei di farmi da modella. Bellissimo fu quando prima di partire si sono abbracciate: lei e la nostra Irma (la dolce). La signora Donatella dal suo posto di regia con le idee sempre chiare risolveva ogni problema con calma ed il sorriso.
Quell'hotel “LA SERENELLA” ha l'incanto e la tranquillità del bosco. Fu solo per un attimo, ma ebbi l'occasione di rivedere Jan e Mattias con Lucas ed Andreas: sono…i cuochi/chef? No, no, vi assicuro sono molto di più, sanno fare di tutto ed ogni cosa è ottima. Ora vi nomino gli angeli che ogni giorno con divise eleganti e fresche servivano ai tavoli o, canticchiando passavano al mattino presto a riassettare le camere. Chiara, Olimpia, Lilli, Claudia, Margherita, Sabrina, e Fabiana. Nella gita fatta a Canazei, arrivammo in tempo per sentire suonare alle 17.00 l'orologio meccanico del paese. Iniziò il montanaro suonando il corno. Seguì la capra con il suo belato.
Dall'alto il cuculo uscendo dal portellino fece i suoi cinque CùCù. Ed infine le coppie vestite in costume, danzando, fecero avanti e indietro. Mancavano soltanto Silvana e Paolo, gli amici di tutti noi.
Anna e Armando
La prima volta
Moena, la perla delle Dolomiti, è davvero una pietra preziosa incastonata da montagne superbe che la racchiudono e la tutelano, svelando a poco a poco un fascino rude e un po' aspro, ma anche civettuolo e gentile. Non si trovano paesaggi così…! Prati verdi e fioriti e ovunque pini che svettano verso cieli azzurri arricchiti da nuvoloni bianchi e grigi; mai un paesaggio uniforme e noioso, ma sempre gaio, vario e dinamico. Non c'è Paolo e tutti sentono la sua mancanza, per fortuna Irma e Ivonne ne fanno le veci affinché tutti si sentano a proprio agio, un'unica grande famiglia. Insieme a passeggiare, insieme a giocare (ma anche a litigare) alle bocce e a carte, e poi il gruppo si ricompatta davanti alla TV a guardare l'Italia che gioca contro la mitica Germania: tutti ci tengono a guardare questa partita; ma, ahimè, si perde, ma con onore! L’importante, soprattutto, è la grande famiglia che si è creata. Si va a dormire un po' mogi, ma poi è un altro giorno e ci si rallegra, complice lo chef eccezionale dell'hotel Serenella. Passano velocemente i giorni quando sono sereni; presto arriva il tempo dei baci e abbracci e un grande arrivederci al prossimo anno, chissà dove, chissà in quanti! Si ritorna a casa: ognuno di noi ha donato qualcosa di sé e preso qualcosa dagli altri, in tutta libertà. Grazie Moena!
Elsa Concoreggi
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Moena, la perla delle Dolomiti, è davvero una pietra preziosa incastonata da montagne superbe che la racchiudono e la tutelano, svelando a poco a poco un fascino rude e un po' aspro, ma anche civettuolo e gentile. Non si trovano paesaggi così…! Prati verdi e fioriti e ovunque pini che svettano verso cieli azzurri arricchiti da nuvoloni bianchi e grigi; mai un paesaggio uniforme e noioso, ma sempre gaio, vario e dinamico. Non c'è Paolo e tutti sentono la sua mancanza, per fortuna Irma e Ivonne ne fanno le veci affinché tutti si sentano a proprio agio, un'unica grande famiglia. Insieme a passeggiare, insieme a giocare (ma anche a litigare) alle bocce e a carte, e poi il gruppo si ricompatta davanti alla TV a guardare l'Italia che gioca contro la mitica Germania: tutti ci tengono a guardare questa partita; ma, ahimè, si perde, ma con onore! L’importante, soprattutto, è la grande famiglia che si è creata. Si va a dormire un po' mogi, ma poi è un altro giorno e ci si rallegra, complice lo chef eccezionale dell'hotel Serenella. Passano velocemente i giorni quando sono sereni; presto arriva il tempo dei baci e abbracci e un grande arrivederci al prossimo anno, chissà dove, chissà in quanti! Si ritorna a casa: ognuno di noi ha donato qualcosa di sé e preso qualcosa dagli altri, in tutta libertà. Grazie Moena!
Elsa Concoreggi
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