Museo Bagatti Valsecchi
20 gennaio 2023
Foto
Resoconto
La casa dei 2 fratelli
Visita alla casa Museo Bagatti Valsecchi
In una bella ma fredda giornata di gennaio ci siamo ritrovati davanti al Museo Bagatti Valsecchi per una visita che si sarebbe rivelata interessante ma anche sorprendente.
Per raggiungerlo abbiamo attraver-sato il Quadrilatero della Moda giungendo, nel cuore della “Milano bene”, in via Santo Spirito, a due passi da via Montenapoleone e da via Manzoni.
La nostra guida Chiara ci conduce con competenza e gentilezza in questa casa Museo.
Si tratta infatti di una grande casa appartenente alla famiglia Bagatti Valsecchi, una ricchissima famiglia con radici storiche ed economiche profondissime a Milano.
Chi si godeva la casa verso la fine dell’Ottocento erano i due fratelli Fausto e Giuseppe che la trasformarono completamente arredandola in stile soprattutto rinascimentale come era in gran voga presso la borghesia milanese a quei tempi.
La arricchirono di opere d’arte notevoli e di oggettistica raffinata e rara.
Entrambi erano infatti collezionisti colti e ricercati e, soprattutto, non avevano problemi di spesa.
Nelle stanze della casa si trova di tutto: splendidi ritratti rinascimentali, soffitti in rilievo, preziosi mappamondi antichi, vetrate d’autore, portalampade in stile medioevale, vasi arabi e cinesi, etc...
Ma badate bene che l’impressione che se ne riceve non è di un pasticcio, perché il tutto è sempre gestito in modo raffinato ed è curato nei minimi particolari, in tono con lo stile generale della casa.
Si incontrano bellissimi affreschi quattrocenteschi, mobili originali d’epoca rinascimentale e polittici di notevole valore artistico.
In ogni stanza ci sono bellissimi camini con scritte e motti di ogni tipo.
Si visitano stanze rinnovate nell’Ottocento ma sembra di vivere invece tre o quattro secoli prima.
Uno allora si chiede: ma siamo nell’Ottocento o nel Rinascimento?
Ci sono belle e ampie scalinate e poi ancora trovate architettoniche come la cupola in stile mantegnano costruita ad hoc per migliorare la luminosità di una stanza.
Divertente la doccia, una delle prime per l’epoca, inserita in un ambiente rinascimentale quasi botticelliano.
Emoziona la grande sala centrale che ospitava i salotti settimanali della borghesia milanese con il suo enorme camino.
Infine visitiamo la sala delle armi con armature ed elmi d’epoca che danno un ulteriore brivido alla visita.
Una piccola stanza piena di bacheche di foto ci riporta alla realtà degli abitanti della casa e si vedono allora i due fratelli, uno sposato e l’altro no, che posano divertiti con la tecnologia dell’epoca.
Oltre al collezionismo antico, erano infatti appassionati l’uno dei primi velocipedi dell’epoca e l’altro di ascensioni in mongolfiera.
Bellissime foto antiche mostrano riunioni famigliari ma anche le loro imprese sportive.
La nostra impareggiabile guida ci ha regalato infine un’ultima chicca con la visita a un luogo privato in cui sono presenti due stupendi velocipedi, anzi proprio due velocipedi appartenenti ai fratelli Bagatti Valsecchi.
In conclusione possiamo dire che è stata una visita interessante piena di curiosità e di sorprese in una Milano inaspettata.
Grazie ancora a Chiara per la professionalità e la comunicativa e... alla prossima!
Livio Penzo
Visita alla casa Museo Bagatti Valsecchi
In una bella ma fredda giornata di gennaio ci siamo ritrovati davanti al Museo Bagatti Valsecchi per una visita che si sarebbe rivelata interessante ma anche sorprendente.
Per raggiungerlo abbiamo attraver-sato il Quadrilatero della Moda giungendo, nel cuore della “Milano bene”, in via Santo Spirito, a due passi da via Montenapoleone e da via Manzoni.
La nostra guida Chiara ci conduce con competenza e gentilezza in questa casa Museo.
Si tratta infatti di una grande casa appartenente alla famiglia Bagatti Valsecchi, una ricchissima famiglia con radici storiche ed economiche profondissime a Milano.
Chi si godeva la casa verso la fine dell’Ottocento erano i due fratelli Fausto e Giuseppe che la trasformarono completamente arredandola in stile soprattutto rinascimentale come era in gran voga presso la borghesia milanese a quei tempi.
La arricchirono di opere d’arte notevoli e di oggettistica raffinata e rara.
Entrambi erano infatti collezionisti colti e ricercati e, soprattutto, non avevano problemi di spesa.
Nelle stanze della casa si trova di tutto: splendidi ritratti rinascimentali, soffitti in rilievo, preziosi mappamondi antichi, vetrate d’autore, portalampade in stile medioevale, vasi arabi e cinesi, etc...
Ma badate bene che l’impressione che se ne riceve non è di un pasticcio, perché il tutto è sempre gestito in modo raffinato ed è curato nei minimi particolari, in tono con lo stile generale della casa.
Si incontrano bellissimi affreschi quattrocenteschi, mobili originali d’epoca rinascimentale e polittici di notevole valore artistico.
In ogni stanza ci sono bellissimi camini con scritte e motti di ogni tipo.
Si visitano stanze rinnovate nell’Ottocento ma sembra di vivere invece tre o quattro secoli prima.
Uno allora si chiede: ma siamo nell’Ottocento o nel Rinascimento?
Ci sono belle e ampie scalinate e poi ancora trovate architettoniche come la cupola in stile mantegnano costruita ad hoc per migliorare la luminosità di una stanza.
Divertente la doccia, una delle prime per l’epoca, inserita in un ambiente rinascimentale quasi botticelliano.
Emoziona la grande sala centrale che ospitava i salotti settimanali della borghesia milanese con il suo enorme camino.
Infine visitiamo la sala delle armi con armature ed elmi d’epoca che danno un ulteriore brivido alla visita.
Una piccola stanza piena di bacheche di foto ci riporta alla realtà degli abitanti della casa e si vedono allora i due fratelli, uno sposato e l’altro no, che posano divertiti con la tecnologia dell’epoca.
Oltre al collezionismo antico, erano infatti appassionati l’uno dei primi velocipedi dell’epoca e l’altro di ascensioni in mongolfiera.
Bellissime foto antiche mostrano riunioni famigliari ma anche le loro imprese sportive.
La nostra impareggiabile guida ci ha regalato infine un’ultima chicca con la visita a un luogo privato in cui sono presenti due stupendi velocipedi, anzi proprio due velocipedi appartenenti ai fratelli Bagatti Valsecchi.
In conclusione possiamo dire che è stata una visita interessante piena di curiosità e di sorprese in una Milano inaspettata.
Grazie ancora a Chiara per la professionalità e la comunicativa e... alla prossima!
Livio Penzo