Montagnes Mon Amour 2019 - Pinzolo
20-29 giugno
Foto
Resoconto
M O N T A G N E S M O N A M O U R
Pinzolo 2019
Pinzolo si trova, in Val Rendena, piazzato nella piana prativa tra il gruppo dell'Adamello e quello delle Dolomiti del Brenta ad una altezza di 740 slm circa e conta su 3.052 residenti.
A pranzo ci scambiamo i pareri sui negozi, le piazze, ecc... e l'amico Costanzo, responsabile dell'agenzia Travel -Land, propone, per chi desidera soddisfare il precetto festivo, di andare alla S. Messa vespertina del sabato con il signor Andrea che offre il pulmino per trasportare chi ne avesse bisogno. Proposta accettata.
Abbiamo anche la visita del nostro presidente Antonio Dallera (arrivato da Milano per salutarci) e c'è anche
sua sorella signora Milena: salutano il signor Andrea (titolare dell’albergo) e poi Antonio va a prendere a Trento la moglie signora Paola che arriva in treno e che ci annuncerà che a Milano sono previsti circa 40°. A tutti viene un brividino e pensiamo: bè intanto qui a Pinzolo stiamo bene come temperatura. Dopo la cena molti vanno alla piazza nel centro del paese che ha un palco dove è previsto il karaoke per tutti. Così, satolli, formiamo un gruppettone che scende e . . . caso mai . . . per partecipare ...
Il giorno dopo siamo in Val Nambrone: camminiamo sul sentiero nella boscaglia sentendo un rumore d'acqua: un ponticello valica il torrente che, per la sua metà, è interessato da un nuvolone di spruzzi che brillano al sole. Noi vorremmo andare oltre per vedere la cascata ma gli spruzzi sono una gelida doccia.
Antonio ci dà il suo giubbino impermeabile, per superare il punto scabroso, che poi passa di mano in mano in modo che tutti i presenti riescano a varcare quella nuvola d'acqua e ritornino asciutti. Poi seguiamo il sentiero che scende dal ponte in fianco al torrente e ad una curva lasciamo il sentiero per entrare nel fitto del boschetto: anche il torrente fa un'ansa e, con uno slargo, forma un quieto laghetto. Vi è dentro un pescatore, con gli stivaloni a tutta coscia, che lancia la lenza e la segue dandole ogni tanto un colpetto, si dondola e la rilancia osservando dietro per non agganciare rami o altro. Io dico ad Anna “ma sarà vero che riesce a pescare? Com’è bello tutto!
E' l'ultimo giorno, il tempo è splendido ed abbiamo ancora poche ore: prendiamo la seggiovia e si va a oltre 2000 slm.
Scendiamo e con poca strada siamo al belvedere che mostra il blocco delle cime del gruppo del Brenta: sono una calamita visiva e lo sguardo resta incollato, non si riesce a girarsi tanto è attraente. Cellulari in scatto continuo, telecamere e teleobiettivi tutti in azione. Il sole è alto, gli schermi sono scurissimi e si devono mettere le mani davanti per fare ombra ma, … niente da fare, non vediamo nulla. Tuttavia l'esperienza dice: “fotografa, vedrai che riuscirà bene!” Io guardo Anna e le dico: “Quante cose belle ha fatto il Signore!” Siamo in seggiovia e non so più chi l'abbia detto “Che meravigliose vacanze!”.
Annarmando
Pinzolo 2019
Pinzolo si trova, in Val Rendena, piazzato nella piana prativa tra il gruppo dell'Adamello e quello delle Dolomiti del Brenta ad una altezza di 740 slm circa e conta su 3.052 residenti.
A pranzo ci scambiamo i pareri sui negozi, le piazze, ecc... e l'amico Costanzo, responsabile dell'agenzia Travel -Land, propone, per chi desidera soddisfare il precetto festivo, di andare alla S. Messa vespertina del sabato con il signor Andrea che offre il pulmino per trasportare chi ne avesse bisogno. Proposta accettata.
Abbiamo anche la visita del nostro presidente Antonio Dallera (arrivato da Milano per salutarci) e c'è anche
sua sorella signora Milena: salutano il signor Andrea (titolare dell’albergo) e poi Antonio va a prendere a Trento la moglie signora Paola che arriva in treno e che ci annuncerà che a Milano sono previsti circa 40°. A tutti viene un brividino e pensiamo: bè intanto qui a Pinzolo stiamo bene come temperatura. Dopo la cena molti vanno alla piazza nel centro del paese che ha un palco dove è previsto il karaoke per tutti. Così, satolli, formiamo un gruppettone che scende e . . . caso mai . . . per partecipare ...
Il giorno dopo siamo in Val Nambrone: camminiamo sul sentiero nella boscaglia sentendo un rumore d'acqua: un ponticello valica il torrente che, per la sua metà, è interessato da un nuvolone di spruzzi che brillano al sole. Noi vorremmo andare oltre per vedere la cascata ma gli spruzzi sono una gelida doccia.
Antonio ci dà il suo giubbino impermeabile, per superare il punto scabroso, che poi passa di mano in mano in modo che tutti i presenti riescano a varcare quella nuvola d'acqua e ritornino asciutti. Poi seguiamo il sentiero che scende dal ponte in fianco al torrente e ad una curva lasciamo il sentiero per entrare nel fitto del boschetto: anche il torrente fa un'ansa e, con uno slargo, forma un quieto laghetto. Vi è dentro un pescatore, con gli stivaloni a tutta coscia, che lancia la lenza e la segue dandole ogni tanto un colpetto, si dondola e la rilancia osservando dietro per non agganciare rami o altro. Io dico ad Anna “ma sarà vero che riesce a pescare? Com’è bello tutto!
E' l'ultimo giorno, il tempo è splendido ed abbiamo ancora poche ore: prendiamo la seggiovia e si va a oltre 2000 slm.
Scendiamo e con poca strada siamo al belvedere che mostra il blocco delle cime del gruppo del Brenta: sono una calamita visiva e lo sguardo resta incollato, non si riesce a girarsi tanto è attraente. Cellulari in scatto continuo, telecamere e teleobiettivi tutti in azione. Il sole è alto, gli schermi sono scurissimi e si devono mettere le mani davanti per fare ombra ma, … niente da fare, non vediamo nulla. Tuttavia l'esperienza dice: “fotografa, vedrai che riuscirà bene!” Io guardo Anna e le dico: “Quante cose belle ha fatto il Signore!” Siamo in seggiovia e non so più chi l'abbia detto “Che meravigliose vacanze!”.
Annarmando
Resoconto completo
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