Ravenna e Pomposa
23-24 settembre 2023
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Resoconto
RAVENNA: TANTE COSE IN UN SOLO TOUR
E' il tour più svegliarino che ricordiamo: alle 5 e 20 eravamo già in 11 ad attendere il pullman che arrivò puntuale.
A casa la temperatura esterna era di 13° e sul pullman di 15°.
Il buio era così intenso che tutti vedemmo il pullman credendolo bianco e salutammo il giovane e nuovo autista che si presentò come Mattia.
Eravamo in 35 e fino a che non raggiungemmo la fatidica sosta “Hidraulica”, ben pochi osservarono il paesaggio preferendo recuperare parte di quel sonno che ci mancava mentre Mattia guidava morbidamente.
Sceso dal pullman, alla piena luce, vidi che lo stesso era scuro e che, al suo fianco, ve ne era uno simile.
Quindi cercai di fissarmi sulla fisionomia dell'autista e al ritorno, quando alcune amiche chiesero dove fosse il nostro pullman, io mi offrii sorridendo di accompagnarle facendo loro notare l'autista.
“Ma guarda un po', ero convinta che il pullman fosse bianco” disse qualcuna e Mattia spiegò come il pullman fosse nero perché lui portava nelle varie trasferte la squadra di calcio femminile del Milan.
All’Abbazia di Pomposa ci attendeva la signora Silvia Ferretti che ci avrebbe fatto da guida e che ci consegnò auricolari e radioline.
Entrati la guida, con professionale calma e suscitando la nostra attenzione, iniziò a narrarci la storia della costruzione che iniziò nel V° e che è una meraviglia dello stile Romanico.
Continuando la nostra visita alla città, Dante salta fuori un po' da tutte le parti finché si fa l’ora, mentre Ornella ci legge il menù, di portarci con il pullman all’Osteria del tempo perso” dove abbiamo pranzato.
Alle 14,30 la guida ci raggiunge nuovamente per continuare e visitare in successione il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale e il Battistero Neoniano prima di trasferirci alla Basilica di San'Apollinare in Classe per restare stupiti da quei meravigliosi mosaici bizantini.
Andando in albergo in pullman, ho osservato le espressioni di tutti trovandoli provati ma rilassati. Ornella, prima dell’occupazione delle stanze, precisò che per l’indomani, essendo prevista la visita della città, si sarebbe partiti alle 8,30 con possibilità di far colazione fin dalle 7.
La domenica abbiamo incontrato la nuova guida signora Alejandra e, partiti da piazza Aldo Moro, abbiamo poi raggiunto la piazza del Popolo, il Palazzo Comunale e il Palazzetto Veneziano prima di giungere alla tomba di Dante.
A Ravenna, ospite dei Da Polenta, pare che Dante abbia scritto gli ultimi canti sul Paradiso.
Salutata e ringraziata la guida, in pullman ci si trasferisce a Bertinoro dove, a piedi e lentamente, abbiamo salito il colle, e a 254 metri s.l.m. abbiamo trovato la “Cà de Bé” (casa del bere) che ha un’ampia terrazza e offre un paesaggio che va sino al mare.
Causa vento, si pranza all'interno su una lunga tavolata: l’appetito è quasi fame e, mentre attendiamo il pranzo, ci portano vino e piadina calda che sparisce talmente in fretta da richiedere più volte “rabbocchi”.
Rifocillati, siamo raggiunti dalla terza guida signora Laura che ci ha raccontato la storia antica di questo quieto paese.
Alle 17.30, dopo un applauso di ringraziamento e un arrivederci, siamo saliti sul pullman e, dopo l'ennesima “conta” di Giorgio, siamo partiti per il rientro.
Osservando i volti dei compagni li ho trovati soddisfatti anche se già qualche occhio s'incantava e qualche palpebra si abbassava …
Sull’autostrada A1, a poco più di 100 km da Milano, davanti a noi aabbiamo assistito ad un tamponamento con una vettura che si è capovolta e che, attraversando le corsie da sinistra verso destra, sparava scintille illuminando il percorso.
Mattia con maestria si era tenuto a distanza e ha ulteriormente rallentato mentre Giorgio con il cellulare ha chiamato il 118 e segnalato l'incidente.
Ancora grazie Mattia!
Anna e Armando
E' il tour più svegliarino che ricordiamo: alle 5 e 20 eravamo già in 11 ad attendere il pullman che arrivò puntuale.
A casa la temperatura esterna era di 13° e sul pullman di 15°.
Il buio era così intenso che tutti vedemmo il pullman credendolo bianco e salutammo il giovane e nuovo autista che si presentò come Mattia.
Eravamo in 35 e fino a che non raggiungemmo la fatidica sosta “Hidraulica”, ben pochi osservarono il paesaggio preferendo recuperare parte di quel sonno che ci mancava mentre Mattia guidava morbidamente.
Sceso dal pullman, alla piena luce, vidi che lo stesso era scuro e che, al suo fianco, ve ne era uno simile.
Quindi cercai di fissarmi sulla fisionomia dell'autista e al ritorno, quando alcune amiche chiesero dove fosse il nostro pullman, io mi offrii sorridendo di accompagnarle facendo loro notare l'autista.
“Ma guarda un po', ero convinta che il pullman fosse bianco” disse qualcuna e Mattia spiegò come il pullman fosse nero perché lui portava nelle varie trasferte la squadra di calcio femminile del Milan.
All’Abbazia di Pomposa ci attendeva la signora Silvia Ferretti che ci avrebbe fatto da guida e che ci consegnò auricolari e radioline.
Entrati la guida, con professionale calma e suscitando la nostra attenzione, iniziò a narrarci la storia della costruzione che iniziò nel V° e che è una meraviglia dello stile Romanico.
Continuando la nostra visita alla città, Dante salta fuori un po' da tutte le parti finché si fa l’ora, mentre Ornella ci legge il menù, di portarci con il pullman all’Osteria del tempo perso” dove abbiamo pranzato.
Alle 14,30 la guida ci raggiunge nuovamente per continuare e visitare in successione il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale e il Battistero Neoniano prima di trasferirci alla Basilica di San'Apollinare in Classe per restare stupiti da quei meravigliosi mosaici bizantini.
Andando in albergo in pullman, ho osservato le espressioni di tutti trovandoli provati ma rilassati. Ornella, prima dell’occupazione delle stanze, precisò che per l’indomani, essendo prevista la visita della città, si sarebbe partiti alle 8,30 con possibilità di far colazione fin dalle 7.
La domenica abbiamo incontrato la nuova guida signora Alejandra e, partiti da piazza Aldo Moro, abbiamo poi raggiunto la piazza del Popolo, il Palazzo Comunale e il Palazzetto Veneziano prima di giungere alla tomba di Dante.
A Ravenna, ospite dei Da Polenta, pare che Dante abbia scritto gli ultimi canti sul Paradiso.
Salutata e ringraziata la guida, in pullman ci si trasferisce a Bertinoro dove, a piedi e lentamente, abbiamo salito il colle, e a 254 metri s.l.m. abbiamo trovato la “Cà de Bé” (casa del bere) che ha un’ampia terrazza e offre un paesaggio che va sino al mare.
Causa vento, si pranza all'interno su una lunga tavolata: l’appetito è quasi fame e, mentre attendiamo il pranzo, ci portano vino e piadina calda che sparisce talmente in fretta da richiedere più volte “rabbocchi”.
Rifocillati, siamo raggiunti dalla terza guida signora Laura che ci ha raccontato la storia antica di questo quieto paese.
Alle 17.30, dopo un applauso di ringraziamento e un arrivederci, siamo saliti sul pullman e, dopo l'ennesima “conta” di Giorgio, siamo partiti per il rientro.
Osservando i volti dei compagni li ho trovati soddisfatti anche se già qualche occhio s'incantava e qualche palpebra si abbassava …
Sull’autostrada A1, a poco più di 100 km da Milano, davanti a noi aabbiamo assistito ad un tamponamento con una vettura che si è capovolta e che, attraversando le corsie da sinistra verso destra, sparava scintille illuminando il percorso.
Mattia con maestria si era tenuto a distanza e ha ulteriormente rallentato mentre Giorgio con il cellulare ha chiamato il 118 e segnalato l'incidente.
Ancora grazie Mattia!
Anna e Armando