Rubens (2017)
Ovvero: piccola cronaca di un grande uomo e di una grande mostra.
Pieter Paul Rubens è stato uno dei più grandi pittori fiamminghi e precursore del Barocco ed anche un uomo molto colto. Di origine belga ma nato in Germania (Siegen-Vestfalia); andò a bottega da grandi maestri come Adam von Noort nel 1593, poi, nel 1598, in quella di Otto van Veen. divenendo in quell'anno "libero maestro", potendo così iniziare a lavorare in proprio. Si trasferì in Italia, dove visse per otto anni, conoscendo i più grandi pittori dell’epoca, Michelangelo e Caracci; lavorò per le più grandi famiglie del periodo come i Gonzaga, Maria De Medici, Filippo IV di Spagna ecc. fu autore apprezzatissimo di una moltitudine sterminata di dipinti. Fu anche un eccellente diplomatico, come rappresentante ufficiale del suo paese: diventa governatore dei Paesi Bassi, tanto da essere inviato “in missione” presso varie corti europee, riuscendo a far firmare la pace tra spagna e Inghilterra. Ad Anversa diede vita ad una “bottega di pittore”, che divenne in seguito fucina e scuola dei più famosi pittori dell’epoca, applicando al lavoro artistico quelli che erano i metodi dell'industria e impiegando i suoi collaboratori con criteri razionali, scegliendoli in base alle singole specializzazioni. Quanto alla Mostra di Palazzo Reale a Milano abbiamo ammirato delle opere di stile fastoso; come "L'adorazione dei pastori", che fu esposta a Palazzo Marino durante le festività dello scorso Natale. "La morte di Socrate", "La dolce Susanna
coi vecchioni", "La morte di Sant'Orsola" ed il piccolo quadro della graziosissima figlia. Ed infine i mitologici "Crono che divora i suoi figli " ed "Il sacrificio di Prometeo", forse un poco crudi ma pieni di elementi tipici del barocco. Molto brava la guida che ci ha accompagnato in questa splendida mostra che sarebbe stato un peccato perderla. Questa è stata veramente una bella “escursione culturale”!
Lidia
Pieter Paul Rubens è stato uno dei più grandi pittori fiamminghi e precursore del Barocco ed anche un uomo molto colto. Di origine belga ma nato in Germania (Siegen-Vestfalia); andò a bottega da grandi maestri come Adam von Noort nel 1593, poi, nel 1598, in quella di Otto van Veen. divenendo in quell'anno "libero maestro", potendo così iniziare a lavorare in proprio. Si trasferì in Italia, dove visse per otto anni, conoscendo i più grandi pittori dell’epoca, Michelangelo e Caracci; lavorò per le più grandi famiglie del periodo come i Gonzaga, Maria De Medici, Filippo IV di Spagna ecc. fu autore apprezzatissimo di una moltitudine sterminata di dipinti. Fu anche un eccellente diplomatico, come rappresentante ufficiale del suo paese: diventa governatore dei Paesi Bassi, tanto da essere inviato “in missione” presso varie corti europee, riuscendo a far firmare la pace tra spagna e Inghilterra. Ad Anversa diede vita ad una “bottega di pittore”, che divenne in seguito fucina e scuola dei più famosi pittori dell’epoca, applicando al lavoro artistico quelli che erano i metodi dell'industria e impiegando i suoi collaboratori con criteri razionali, scegliendoli in base alle singole specializzazioni. Quanto alla Mostra di Palazzo Reale a Milano abbiamo ammirato delle opere di stile fastoso; come "L'adorazione dei pastori", che fu esposta a Palazzo Marino durante le festività dello scorso Natale. "La morte di Socrate", "La dolce Susanna
coi vecchioni", "La morte di Sant'Orsola" ed il piccolo quadro della graziosissima figlia. Ed infine i mitologici "Crono che divora i suoi figli " ed "Il sacrificio di Prometeo", forse un poco crudi ma pieni di elementi tipici del barocco. Molto brava la guida che ci ha accompagnato in questa splendida mostra che sarebbe stato un peccato perderla. Questa è stata veramente una bella “escursione culturale”!
Lidia