Viaggio Napoli, Luci d'Autore a Salerno e molto altro
7-11 dicembre 2017
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Un bel viaggio
Cioè Napoli, Salerno e reggia di Caserta. A Napoli, appena iniziato il nostro percorso, ci ha accolti la veduta del Golfo col Vesuvio sullo sfondo, quasi incorniciato dall' arco del famoso “Carosello" pubblicitario. Subito dopo la vastità di piazza Plebiscito, neoclassica, che ricorda l' annessione di Napoli al regno italico; poi una veloce visita al Maschio Angioino, fortezza sul mare, fatta costruire da Carlo I d' Angiò sul finire del XIII sec. Percorrendo alcune vie della città abbiamo incrociato la Galleria Umberto I, quasi una fotocopia della nostra e siamo scesi in una stazione della metropolitana veramente singolare per la struttura modernissima, direi avveniristica e il sapiente gioco di luci che la fanno apparire quasi uno spazio siderale. La location alberghiera con vista sul golfo di Sorrento era splendida, anche se un po' lontana dalle destinazioni prescelte. Paestum o greca Poseidonia , in realtà fondata da un gruppo di lucani di Sibari, sorge così prorompente e improvvisa nella piana, coi suoi tre templi di Hera, Zeus e Atena, che per alcuni istanti dubiteresti di aver fatto un tuffo a ritroso nel grandioso passato greco e successivamente romano.
Il museo, allestito sul posto in tempi recenti, mostra tesori inestimabili del passato, fra i quali la bella stele funeraria del tuffatore, affrescata con un' abilità e uno stile quasi “moderni".
A Salerno abbiamo goduto in giornata della particolarità dei vicoli, dei suoi negozi artigianali, della Chiesa di S. Pietro in Corte, fondata dal principe longobardo Arechi II alla metà dell' VIII sec., di cui spicca anche la fortezza in cima alla città.
Che dire poi della Cattedrale dedicata a s. Matteo: alcuni di noi sono rimasti stupefatti dalla ricchezza di stucchi e dipinti della Cripta. Curiosità: in una cappella vi si venera anche una reliquia di S. Giovanni Paolo II.
E, dulcis in fundo della giornata, le spettacolari luci d' artista sparse per la città, ma soprattutto nel parco della villa Comunale: un vero tripudio per gli occhi!
Sabato abbiamo raggiunto la Reggia di Caserta, voluta da re Carlo di Borbone per gareggiare in munificenza con quella di Versailles , ideata dall' architetto Luigi Vanvitelli ed inaugurata nel 1774. L' abbiamo visitata abbastanza approfonditamente, nel suo susseguirsi di sale, saloni, biblioteca e perfino toilette nobiliari. Molti hanno purtroppo notato che la Reggia difetta di manutenzione, soprattutto di pulizia e questo dispiace, perché il patrimonio artistico italiano è di una tal ricchezza che meriterebbe qualche tutela in più.
A Napoli ci siam fermati al Monastero Santa Chiara. In realtà però questo sito ha ben poco del classico convento. La ricchezza di decorazioni del chiostro ( maioliche, colonne binate bianco e oro, innumerevoli affreschi) fan più pensare ad una sede di nobili o comunque di privilegiati. Le celle infatti delle monache erano divise in due parti: la soprastante destinata alla suora facoltosa e la sottostante alla suora sua domestica. Poi una veloce visita a via San Gregorio Armeno, la via dei presepi.
Pomeriggio libero: qualcuno ha visitato la cattedrale di Santa Maria Assunta, famosa per conservare le reliquie del patrono principale di Napoli: san Gennaro.
Grazie a tutti per la bella vacanza, condivisa in letizia!
Elisa
Cioè Napoli, Salerno e reggia di Caserta. A Napoli, appena iniziato il nostro percorso, ci ha accolti la veduta del Golfo col Vesuvio sullo sfondo, quasi incorniciato dall' arco del famoso “Carosello" pubblicitario. Subito dopo la vastità di piazza Plebiscito, neoclassica, che ricorda l' annessione di Napoli al regno italico; poi una veloce visita al Maschio Angioino, fortezza sul mare, fatta costruire da Carlo I d' Angiò sul finire del XIII sec. Percorrendo alcune vie della città abbiamo incrociato la Galleria Umberto I, quasi una fotocopia della nostra e siamo scesi in una stazione della metropolitana veramente singolare per la struttura modernissima, direi avveniristica e il sapiente gioco di luci che la fanno apparire quasi uno spazio siderale. La location alberghiera con vista sul golfo di Sorrento era splendida, anche se un po' lontana dalle destinazioni prescelte. Paestum o greca Poseidonia , in realtà fondata da un gruppo di lucani di Sibari, sorge così prorompente e improvvisa nella piana, coi suoi tre templi di Hera, Zeus e Atena, che per alcuni istanti dubiteresti di aver fatto un tuffo a ritroso nel grandioso passato greco e successivamente romano.
Il museo, allestito sul posto in tempi recenti, mostra tesori inestimabili del passato, fra i quali la bella stele funeraria del tuffatore, affrescata con un' abilità e uno stile quasi “moderni".
A Salerno abbiamo goduto in giornata della particolarità dei vicoli, dei suoi negozi artigianali, della Chiesa di S. Pietro in Corte, fondata dal principe longobardo Arechi II alla metà dell' VIII sec., di cui spicca anche la fortezza in cima alla città.
Che dire poi della Cattedrale dedicata a s. Matteo: alcuni di noi sono rimasti stupefatti dalla ricchezza di stucchi e dipinti della Cripta. Curiosità: in una cappella vi si venera anche una reliquia di S. Giovanni Paolo II.
E, dulcis in fundo della giornata, le spettacolari luci d' artista sparse per la città, ma soprattutto nel parco della villa Comunale: un vero tripudio per gli occhi!
Sabato abbiamo raggiunto la Reggia di Caserta, voluta da re Carlo di Borbone per gareggiare in munificenza con quella di Versailles , ideata dall' architetto Luigi Vanvitelli ed inaugurata nel 1774. L' abbiamo visitata abbastanza approfonditamente, nel suo susseguirsi di sale, saloni, biblioteca e perfino toilette nobiliari. Molti hanno purtroppo notato che la Reggia difetta di manutenzione, soprattutto di pulizia e questo dispiace, perché il patrimonio artistico italiano è di una tal ricchezza che meriterebbe qualche tutela in più.
A Napoli ci siam fermati al Monastero Santa Chiara. In realtà però questo sito ha ben poco del classico convento. La ricchezza di decorazioni del chiostro ( maioliche, colonne binate bianco e oro, innumerevoli affreschi) fan più pensare ad una sede di nobili o comunque di privilegiati. Le celle infatti delle monache erano divise in due parti: la soprastante destinata alla suora facoltosa e la sottostante alla suora sua domestica. Poi una veloce visita a via San Gregorio Armeno, la via dei presepi.
Pomeriggio libero: qualcuno ha visitato la cattedrale di Santa Maria Assunta, famosa per conservare le reliquie del patrono principale di Napoli: san Gennaro.
Grazie a tutti per la bella vacanza, condivisa in letizia!
Elisa