San Rocco a Segrate (2016)
CHIESETTA DI SAN ROCCO
Segrate: la chiesa di “San Rocco al cimitero”, anticamente dedicata a San Nicolò (da Bari), era conosciuta come “San Nicola al lazzaretto” perché nei suoi spazi accoglieva i malati di peste. Tra il 1717 e 1723 la chiesa venne ampliata, con l’aggiunta della navata all’antico oratorio, e si delineò l’attuale perimetro.
Sempre in quegli anni si apprese anche dell’esistenza di un secondo altare, dedicato a San Rocco, addossato a una delle pareti laterali dell’oratorio.
L’interno è costituito da un’unica navata con il soffitto a cassettoni ornati da un pregevole decoro floreale su sfondo blu. Si può ammirare ancora parte degli antichi affreschi che decoravano le pareti dell’aula, salvati grazie agli ultimi restauri (1984-1986).
L’antico affresco di “San Rocco e San Sebastiano”, irreparabilmente danneggiato, è stato sostituito con uno più moderno raffigurante gli stessi santi. L’odierna pala, opera su vetro di Americo Mazzotta, donata dal comitato “Una nuova pala per l’oratorio di San Rocco”, ha preso il posto della più antica, anch’essa raffigurante San Rocco, trafugata nella notte tra il 13 e 14 novembre1989.
Segrate: la chiesa di “San Rocco al cimitero”, anticamente dedicata a San Nicolò (da Bari), era conosciuta come “San Nicola al lazzaretto” perché nei suoi spazi accoglieva i malati di peste. Tra il 1717 e 1723 la chiesa venne ampliata, con l’aggiunta della navata all’antico oratorio, e si delineò l’attuale perimetro.
Sempre in quegli anni si apprese anche dell’esistenza di un secondo altare, dedicato a San Rocco, addossato a una delle pareti laterali dell’oratorio.
L’interno è costituito da un’unica navata con il soffitto a cassettoni ornati da un pregevole decoro floreale su sfondo blu. Si può ammirare ancora parte degli antichi affreschi che decoravano le pareti dell’aula, salvati grazie agli ultimi restauri (1984-1986).
L’antico affresco di “San Rocco e San Sebastiano”, irreparabilmente danneggiato, è stato sostituito con uno più moderno raffigurante gli stessi santi. L’odierna pala, opera su vetro di Americo Mazzotta, donata dal comitato “Una nuova pala per l’oratorio di San Rocco”, ha preso il posto della più antica, anch’essa raffigurante San Rocco, trafugata nella notte tra il 13 e 14 novembre1989.