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MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE SEGRATE
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Santo Sepolcro: oh meraviglia ! (2015)

  Cioè Milano ha ancora i suoi tesori. So per esperienza, che le opere d'arte a Milano, vanno cercate, sono riservate, come lo sono i Milanesi che il centro di Milano  dona  ancora.
La Chiesa del Santo Sepolcro si trova  molto prossima alla centralissima via Torino e non la conoscevamo.
Come non conoscevamo  il museo Mangini Bonomi che si trova in via dell'Ambrosiana a pochi metri  di distanza  dalla chiesa.
Chiesa del Santo Sepolcro: nata verso il 1100 e rimaneggiata nel 1400 si trovava nel centro di  quello che era il Foro Romano. Precede il Duomo di due secoli.Il suo frontone in mattoni di cotto rosso è intervallato da una  elegante bifora  centrale con  colonnina  e blocchi posti in posizioni strategiche in marmo  bianco. I due campanili ne completano l'architettura esterna.L'interno si suddivide in due parti, una chiesa Superiore  ed una Inferiore. La Superiore si presenta:   ampia , luminosa ed in stile barocco voluto dal Card. Borromeo, culminante nel tempietto  marmoreo dell' altar maggiore.Ai suoi lati ,due gruppi di statue in terracotta colorata  ad altezza naturale parlano con espressività e naturalezza della vita di Gesù. Nella Sacrestia,  a testimonianza dei cavalieri delS.Sepolcro, non mancano indumenti e forse altri ne  sono raccolti negli ampi cassetti dai paramenti sacri. La Inferiore, con pavimento lastricato di marmo originale di Verona, nelle ampie arcate  e colonne a supporto    in marmo originale entro un vano delimitato da inferriata vi è un S. Carlo in preghiera davanti al Santo Sepolcro,  che molto ricorda l'originale in terra Santa. Affreschi, quadri e altro richiederebbero più spazio per essere descritti. Museo Mangini Bonomi: suddivisi in gruppi   da dodici siamo entrati in questa casa dove l'appassionato collezionista  racconta con gli oggetti ad ogni visitatore la  storia che rivive. Da questa casa museo abbiamo visto: nella cantina un doppio pozzo con la pompa manuale completa di leverismi in ferro battuto che serviva ad ottenere l'acqua per gli usi domestici. In quaranta sezioni , dalle spade, armature, fucili, orologi, carillon e molto altro, arriva ai giorni nostri quelli che precedono l'elettronica. 
Il Mangini acquistò la casa nel 1978 e ne trovò la documentazione di compravendita datata 1418.
Questo M.T.E. ci ha provocato; torneremo a visitare entrambi.
Anna &Armando 
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