Verona
16 marzo 2019
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Resoconto
UNA GIORNATA A VERONA
Quando si dice Verona il pensiero corre subito ai più famosi amanti del mondo.
Ma la bella città, adagiata in un’ansa dell’Adige, come ci ha informato la nostra espertissima guida Chiara, ha un centro unico, dichiarato patrimonio dell’Unesco, per la sua architettura urbana, con i ponti, i palazzi arricchiti da pitture e statue, le piccole strade piene di negozi e di visitatori, le sue rosse mura, etc...
Il sistema murario, lungo nove chilometri, è stato sempre rinnovato e rinforzato dall’epoca romana a quella dei Signori della Scala (nel periodo più splendido della città) e a quella asburgica.
Verona è stata uno dei vertici del Quadrilatero, strategico avamposto dell’impero austriaco durante le prime due guerre risorgimentali.
Proprio costeggiando le mura siamo arrivati a uno dei monumenti più famosi, l’ Arena, in bella pietra rosa della Valpolicella e che, per grandezza, viene dopo il Colosseo ma ne è il prototipo perché costruita nel primo secolo A. C.
Un’affascinante la passeggiata che per via Mazzini ci ha portato nel cuore della città: gli occhi erano attratti dalle vetrine eleganti ma si alzavano anche ad ammirare le splendide case colorate o si sorprendevano nello scoprire conchiglie fossili inserite nelle lastre del piano stradale.
Piazza delle Erbe, sorta sull’antico foro romano, è certo una delle più belle piazze d’Italia: con il suo mercato coloratissimo, è circondata da palazzi medievali e rinascimentali dipinti o coronati da statue.
I monumenti e i luoghi più importanti come il Broletto, il Palazzo della Ragione, le Arche Scaligere sono tutti lì intorno.
Non ci siamo lasciati sfuggire neanche i particolari più curiosi: l’Arco della Costa (di balena) o la Berlina dove si insediavano i signori e i podestà ma dove si mettevano in mostra anche debitori e truffatori.
Nessuno, anche se già la conosceva, ha resistito al richiamo della casa di Giulietta e al desiderio di fotografarne il balcone o la statua della fanciulla verso cui si tendevano tante mani: forse per la nostalgia di quando anche noi, più giovani e innamorati, eravamo stati lì per la prima volta?
Nel nostro percorso ci hanno accompagnato anche i nomi di Dante e di Cangrande della Scala cui il poeta ha dedicato il Paradiso e mandava da leggere i canti della Commedia prima di pubblicarli.
I loro monumenti si trovano in luoghi suggestivi e in particolare a Castelvecchio con la sua splendida Reggia Scaligera, costruita alla metà del Trecento, adagiata sulla sponda dell’Adige con le sue torri e l’imponente ponte dalla bellissima vista sul fiume.
L’affascinante atmosfera medievale si è completata nella visita alla chiesa più amata dai veronesi, Santa Anastasia, dalla facciata incompiuta ma solenne.
All’interno è conservato il famoso affresco di San Giorgio e la Principessa, massima espressione del gotico internazionale, in cui Pisanello evoca un mondo favoloso e cavalleresco.
Abbiamo fatto molti passi per questa visita e alla sera eravamo un po’ affaticati ma molto contenti della nostra giornata.
Laura Re
Quando si dice Verona il pensiero corre subito ai più famosi amanti del mondo.
Ma la bella città, adagiata in un’ansa dell’Adige, come ci ha informato la nostra espertissima guida Chiara, ha un centro unico, dichiarato patrimonio dell’Unesco, per la sua architettura urbana, con i ponti, i palazzi arricchiti da pitture e statue, le piccole strade piene di negozi e di visitatori, le sue rosse mura, etc...
Il sistema murario, lungo nove chilometri, è stato sempre rinnovato e rinforzato dall’epoca romana a quella dei Signori della Scala (nel periodo più splendido della città) e a quella asburgica.
Verona è stata uno dei vertici del Quadrilatero, strategico avamposto dell’impero austriaco durante le prime due guerre risorgimentali.
Proprio costeggiando le mura siamo arrivati a uno dei monumenti più famosi, l’ Arena, in bella pietra rosa della Valpolicella e che, per grandezza, viene dopo il Colosseo ma ne è il prototipo perché costruita nel primo secolo A. C.
Un’affascinante la passeggiata che per via Mazzini ci ha portato nel cuore della città: gli occhi erano attratti dalle vetrine eleganti ma si alzavano anche ad ammirare le splendide case colorate o si sorprendevano nello scoprire conchiglie fossili inserite nelle lastre del piano stradale.
Piazza delle Erbe, sorta sull’antico foro romano, è certo una delle più belle piazze d’Italia: con il suo mercato coloratissimo, è circondata da palazzi medievali e rinascimentali dipinti o coronati da statue.
I monumenti e i luoghi più importanti come il Broletto, il Palazzo della Ragione, le Arche Scaligere sono tutti lì intorno.
Non ci siamo lasciati sfuggire neanche i particolari più curiosi: l’Arco della Costa (di balena) o la Berlina dove si insediavano i signori e i podestà ma dove si mettevano in mostra anche debitori e truffatori.
Nessuno, anche se già la conosceva, ha resistito al richiamo della casa di Giulietta e al desiderio di fotografarne il balcone o la statua della fanciulla verso cui si tendevano tante mani: forse per la nostalgia di quando anche noi, più giovani e innamorati, eravamo stati lì per la prima volta?
Nel nostro percorso ci hanno accompagnato anche i nomi di Dante e di Cangrande della Scala cui il poeta ha dedicato il Paradiso e mandava da leggere i canti della Commedia prima di pubblicarli.
I loro monumenti si trovano in luoghi suggestivi e in particolare a Castelvecchio con la sua splendida Reggia Scaligera, costruita alla metà del Trecento, adagiata sulla sponda dell’Adige con le sue torri e l’imponente ponte dalla bellissima vista sul fiume.
L’affascinante atmosfera medievale si è completata nella visita alla chiesa più amata dai veronesi, Santa Anastasia, dalla facciata incompiuta ma solenne.
All’interno è conservato il famoso affresco di San Giorgio e la Principessa, massima espressione del gotico internazionale, in cui Pisanello evoca un mondo favoloso e cavalleresco.
Abbiamo fatto molti passi per questa visita e alla sera eravamo un po’ affaticati ma molto contenti della nostra giornata.
Laura Re