Viaggio a Zagabria e Lubjana
7-11 dicembre 2016
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Ljubljana
Già, Ljubljana: perché così si scrive esattamente il nome della capitale della Slovenia: ma noi continueremo a chiamarla Lubiana, perché ci riesce più comodo! È una piccola città, capitale fin dall’indipendenza nel 1991 (chi di noi non si ricorda la terribile guerra nella ex-Iugoslavia?), di quasi trecentomila abitanti, che si popola di studenti per alcuni mesi all’anno grazie anche al fatto che l’Università è gratuita. Questa cittadina bellissima offre zone di origine medioevale, bei palazzi in Art Nouveau e il fascino delle città di fiume; Ljubljanica è il fiume che l’attraversa e da cui forse ha preso il nome; lungo le sue rive tante bancarelle per lo shopping natalizio e tanti ponti che collegano le due sponde: quello dei macellai, i Tre Ponti, il ponte dei Draghi protetto da quattro draghi che la leggenda vuole muovano la coda al passaggio di ragazze vergini. Sicuramente si merita il riconoscimento di miglior “Capitale Verde” europea del 2016 per i suoi successi in campo ambientale, le sue strade pulite, i piccoli taxi elettrici e gratuiti, le piste ciclabili. Gli addobbi natalizi sulla piazza principale, che quest’anno hanno come tema la vita, le mille luci che avvolgono gli alberi e che decorano le vie del centro la rendono al tramonto una città magica. Domina su tutto il castello, il cui nucleo originale risale al 12^ secolo, che col buio si riveste di una luce azzurra resa ancora più suggestiva dai tanti lampioni che illuminano il sentiero in salita verso la fortezza. Lubiana di sera acquista ancora più
fascino e magia e sicuramente vale un viaggio! MTE di Segrate ne ha approfittato e si è trovato molto bene, anche se il periodo di permanenza è stato veramente breve. Pazienza, siamo stati bene lo stesso.
Paola
Già, Ljubljana: perché così si scrive esattamente il nome della capitale della Slovenia: ma noi continueremo a chiamarla Lubiana, perché ci riesce più comodo! È una piccola città, capitale fin dall’indipendenza nel 1991 (chi di noi non si ricorda la terribile guerra nella ex-Iugoslavia?), di quasi trecentomila abitanti, che si popola di studenti per alcuni mesi all’anno grazie anche al fatto che l’Università è gratuita. Questa cittadina bellissima offre zone di origine medioevale, bei palazzi in Art Nouveau e il fascino delle città di fiume; Ljubljanica è il fiume che l’attraversa e da cui forse ha preso il nome; lungo le sue rive tante bancarelle per lo shopping natalizio e tanti ponti che collegano le due sponde: quello dei macellai, i Tre Ponti, il ponte dei Draghi protetto da quattro draghi che la leggenda vuole muovano la coda al passaggio di ragazze vergini. Sicuramente si merita il riconoscimento di miglior “Capitale Verde” europea del 2016 per i suoi successi in campo ambientale, le sue strade pulite, i piccoli taxi elettrici e gratuiti, le piste ciclabili. Gli addobbi natalizi sulla piazza principale, che quest’anno hanno come tema la vita, le mille luci che avvolgono gli alberi e che decorano le vie del centro la rendono al tramonto una città magica. Domina su tutto il castello, il cui nucleo originale risale al 12^ secolo, che col buio si riveste di una luce azzurra resa ancora più suggestiva dai tanti lampioni che illuminano il sentiero in salita verso la fortezza. Lubiana di sera acquista ancora più
fascino e magia e sicuramente vale un viaggio! MTE di Segrate ne ha approfittato e si è trovato molto bene, anche se il periodo di permanenza è stato veramente breve. Pazienza, siamo stati bene lo stesso.
Paola
Zagreb
Cioè: diario di viaggio! Dopo aver lasciato la bella città di Lubiana, arriviamo verso sera a Zagabria capitale della Croazia. La periferia ci mostra bellissimi palazzi barocchi ormai molto danneggiati (ricordiamoci che qui c’è stata una guerra sanguinosa) ma, come ci spiega la guida, in attesa di restauro.
Il giorno seguente visitiamo il centro della città messo molto meglio della periferia. Vediamo la Cattedrale dell'Assunzione della Beata Vergine, la chiesa di San Marco con le tegole colorate che rappresentano gli stemma della Dalmazia, Croazia e Slovenia, il palazzo Vescovile e il mercato di Dolac ed il centro storico.
L’Università di Zagabria è tra le più antiche del sud-est Europa, ha cambiato nome diverse volte ma rimanendo sempre in attività fin dalla sua creazione.
Fondata su ordine di Leopoldo I°
il 23 settembre 1669, fino al 1773 aveva il titolo di accademia ed era gestita dai gesuiti, vi si insegnava filosofia. Nel 1776 Maria Teresa d'Austria decreta che l'accademia diventi Accademia Reale delle Scienze, vengono insegnate filosofia, teologia e legge. Nel 1874 il parlamento croato approva il decreto di Francesco Giuseppe e viene istituita l'Università di Zagabria.
L'Ateneo conta oggi 29 facoltà, 3 accademie artistiche e più di 60.000 studenti. Zagabria vanta numerosi musei, scegliamo quello di Mimara dove sono esposti quadri di pittori famosi, reperti egizi e romani. Il giorno seguente giungiamo ad
Hebeline, piccolo paese della Podravina, visitiamo una mostra Naif del pittore Ivan Generalic, molto interessante. Proseguiamo per Samobor città medievale, mentre sabato visitiamo il castello di Trakoscan ben conservato, nelle cui sale ammiriamo mobili e arredi vari. Nel pomeriggio la nostra guida ci porta nel paese natale di Tito con le sue case rurali e dove sono esposti vari attrezzi usati dai contadini. Concludiamo la giornata a Zagabria presso i vari mercatini, dove facciamo gli ultimi acquisti prima della partenza.
Viaggio molto bello e ben organizzato.
Carla
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