Visita alla Fondazione Zani
28 aprile 2022
Foto
Resoconto
ABITARE IL BELLO
Visita al Museo Fondazione Zani
Il 28 aprile 2022 con il Movimento della Terza Età abbiamo visitato la casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani dove si nota subito una scritta a firma Paolo Zani: “Ho collezionato per esprimere il mio gusto, per appagare la mia curiosità, per abitare il bello attraverso l’arte insieme alla moglie Patrizia e alla figlia Carolina”.
Si tratta di una splendida villa costruita negli anni 70 dall’architetto bresciano Fedrigolli.
Paolo Zani ne è stato il terzo proprietario e l’acquistò all’inizio del 1980.
Paolo Zani era il proprietario della Liquigas e aveva avuto la possibilità di girare il mondo appassionandosi all’acquisto di arredi, oggetti e tele inizialmente prediligendo lo stile barocco e rococò (1700-1800).
Impiegò circa 30 anni per mettere insieme la sua ricca collezione formata da 1.200 pezzi di cui 450 disposti nel giardino.
Purtroppo la figlia Carolina morì nel 2017 a soli 27 anni a causa di un melanoma.
Nel 2018 morì anche Paolo Zani.
Fortunatamente era già riuscito a realizzare la fondazione dedicata alla figlia Carolina (un angioletto è simbolo della fondazione) che da sostegno a studenti interessati all’arte.
Gli splendidi giardini sono in parte all’italiana, un lato all’inglese più spontaneo e in parte alla francese (statue e giochi d’acqua).
Addentrandoci nella dimora, dove non è possibile fotografare, ci si trova in un mondo di meraviglie: cassettoni con inserti di carapace di tartaruga, porcellane del 1.700, un dipinto di puttini stile Boucher con il rosa Pompadour e un mosaico rappresentante San Pietro, con tessere minuscole in pasta di vetro, che sembra un dipinto.
Ci sono anche una commode turchese italiana con piano in marmo giallo di Siena e quadri di Canaletto (uno appartenuto a Ponti e Sofia Loren e un secondo allo scià di Persia) e poi, ancora, tele di Guardi e Marieschi quasi tutte con vedute di Venezia.
L’immensa sala da pranzo si presenta con la tavola imbandita: i piatti sono danesi con decori floreali e mostrano una flora tipica del nord Europa, diversi mobili dell’ebanista Maggiolini e più lampadari di Murano.
Una Wunderkammer in cui c’è allestita una mostra temporanea di porcellane Ming e Ouing.
Paolo Zani aveva voluto realizzare una domus romana, addirittura con l’impluvio (ora coperto) che fungeva da piscina: il tutto in marmo.
Nel salone dell’ottagono un tavolo ottagonale in marmo con inserti di corallo, lapislazzuli e alabastro: un lavoro immane per 8 artigiani durato undici anni.
In un angolo un piccolo presepe con inserti di corallo e tanti piccoli oggetti tutti in minuscoli coralli.
L’ultimo acquisto di Zani è stato nel 2018: un quadro di Guardi, realizzato per un ambasciatore inglese, che rappresenta Paese (Treviso) dove l’ambasciatore abitava e che molto ricorda il paesaggio inglese.
La camera da letto matrimoniale si presenta con paraventi cinesi in “lacca orientale” del 1.600 ognuno costituito da dodici pannelli.
Da notare che ogni strato doveva asciugare almeno tre mesi in ambiente umido e che, una volta asciutto, veniva intagliato sempre sui due lati.
Poteva capitare che per realizzare un paravento potessero servire fino a trenta anni.
Da un paravento, Zani ha ricavato una splendida cabina armadio.
Nella camera sono presenti quadri di Pietro Longhi illustranti il ridotto della Fenice di Venezia e il carnevale.
Ai lati del letto due comò veneziani con cassetti particolari e, su una piccola parete, sei tempere su carta di Giacomo Guardi figlio perfettamente conservate.
Insomma un’abitazione dove ovunque guardi trovi un pezzo d’arte.
Ottimo il pranzo presso l’agriturismo Al Rocol in Franciacorta o, meglio, in Curtefranca poiché, al tempo, non si pagava dazio sul vino.
Interessante la spiegazione delle scelte fatte passando dal vino nero alla produzione del vino bianco, delle caratteristiche del territorio e del metodo utilizzato per le bollicine.
Dopo acquisti di vini e grappe e prima del rientro a Segrate, sosta sul lago d’Iseo per una rilassante passeggiata.
Gemma Fabiane
Visita al Museo Fondazione Zani
Il 28 aprile 2022 con il Movimento della Terza Età abbiamo visitato la casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani dove si nota subito una scritta a firma Paolo Zani: “Ho collezionato per esprimere il mio gusto, per appagare la mia curiosità, per abitare il bello attraverso l’arte insieme alla moglie Patrizia e alla figlia Carolina”.
Si tratta di una splendida villa costruita negli anni 70 dall’architetto bresciano Fedrigolli.
Paolo Zani ne è stato il terzo proprietario e l’acquistò all’inizio del 1980.
Paolo Zani era il proprietario della Liquigas e aveva avuto la possibilità di girare il mondo appassionandosi all’acquisto di arredi, oggetti e tele inizialmente prediligendo lo stile barocco e rococò (1700-1800).
Impiegò circa 30 anni per mettere insieme la sua ricca collezione formata da 1.200 pezzi di cui 450 disposti nel giardino.
Purtroppo la figlia Carolina morì nel 2017 a soli 27 anni a causa di un melanoma.
Nel 2018 morì anche Paolo Zani.
Fortunatamente era già riuscito a realizzare la fondazione dedicata alla figlia Carolina (un angioletto è simbolo della fondazione) che da sostegno a studenti interessati all’arte.
Gli splendidi giardini sono in parte all’italiana, un lato all’inglese più spontaneo e in parte alla francese (statue e giochi d’acqua).
Addentrandoci nella dimora, dove non è possibile fotografare, ci si trova in un mondo di meraviglie: cassettoni con inserti di carapace di tartaruga, porcellane del 1.700, un dipinto di puttini stile Boucher con il rosa Pompadour e un mosaico rappresentante San Pietro, con tessere minuscole in pasta di vetro, che sembra un dipinto.
Ci sono anche una commode turchese italiana con piano in marmo giallo di Siena e quadri di Canaletto (uno appartenuto a Ponti e Sofia Loren e un secondo allo scià di Persia) e poi, ancora, tele di Guardi e Marieschi quasi tutte con vedute di Venezia.
L’immensa sala da pranzo si presenta con la tavola imbandita: i piatti sono danesi con decori floreali e mostrano una flora tipica del nord Europa, diversi mobili dell’ebanista Maggiolini e più lampadari di Murano.
Una Wunderkammer in cui c’è allestita una mostra temporanea di porcellane Ming e Ouing.
Paolo Zani aveva voluto realizzare una domus romana, addirittura con l’impluvio (ora coperto) che fungeva da piscina: il tutto in marmo.
Nel salone dell’ottagono un tavolo ottagonale in marmo con inserti di corallo, lapislazzuli e alabastro: un lavoro immane per 8 artigiani durato undici anni.
In un angolo un piccolo presepe con inserti di corallo e tanti piccoli oggetti tutti in minuscoli coralli.
L’ultimo acquisto di Zani è stato nel 2018: un quadro di Guardi, realizzato per un ambasciatore inglese, che rappresenta Paese (Treviso) dove l’ambasciatore abitava e che molto ricorda il paesaggio inglese.
La camera da letto matrimoniale si presenta con paraventi cinesi in “lacca orientale” del 1.600 ognuno costituito da dodici pannelli.
Da notare che ogni strato doveva asciugare almeno tre mesi in ambiente umido e che, una volta asciutto, veniva intagliato sempre sui due lati.
Poteva capitare che per realizzare un paravento potessero servire fino a trenta anni.
Da un paravento, Zani ha ricavato una splendida cabina armadio.
Nella camera sono presenti quadri di Pietro Longhi illustranti il ridotto della Fenice di Venezia e il carnevale.
Ai lati del letto due comò veneziani con cassetti particolari e, su una piccola parete, sei tempere su carta di Giacomo Guardi figlio perfettamente conservate.
Insomma un’abitazione dove ovunque guardi trovi un pezzo d’arte.
Ottimo il pranzo presso l’agriturismo Al Rocol in Franciacorta o, meglio, in Curtefranca poiché, al tempo, non si pagava dazio sul vino.
Interessante la spiegazione delle scelte fatte passando dal vino nero alla produzione del vino bianco, delle caratteristiche del territorio e del metodo utilizzato per le bollicine.
Dopo acquisti di vini e grappe e prima del rientro a Segrate, sosta sul lago d’Iseo per una rilassante passeggiata.
Gemma Fabiane