Diario di viaggio: RUSSIA (2016)
Premessa |
Dopo aver soddisfatto le necessità familiari, e che mi trovavo in pensione, troviamo piacere nel conoscere il mondo.
E' un modo semplice e pratico per fare Cultura. Vedere è anche Conoscere. Per molto tempo , partivamo da soli cioè in coppia fino a che , conoscendo il gruppo del M.T.E. con gradualità, iniziando dai giretti di qualche giorno, ora invece li facciamo quasi tutti. La Russia , era stata per noi due solo un tocco e fuga, poche ore di sosta e molte di viaggio, per arrivare solo a S. Pietroburgo per cui, ci restava il desiderio di sapere di più , approfondire . Poi, sentiamo la necessità di trovare una guida che spieghi, faccia conoscere, non abbiamo il tempo per studiare , leggere prepararci . Ora, molto tempo, lo diamo disponibile ai figli dei nostri figli . . . .quando possono venire. Poi, qui, nei nostri viaggi, vi è la ciliegina sulla torta che è la sig.a Eleonora dell'agenzia ” Travel Land “. Questa Agenzia al completo è certamente ormai una garanzia. Eleonora è attenta a tutti, apre la pista al gruppo mentre, la chiude: ” Costanzo” l'occhio infallibile che ci memorizza tutti. Anche nelle cordate in montagna la guida è in testa, e guida e tira tutto il gruppo , ma l'ultimo è il suo secondo , senza di lui non si parte. L'unica ombra di questo viaggio è stata la mancata presenza di Silvana e Paolo impegnati a curarsi e , loro, sono nel cuore di tutto l 'M. T . E . |
Primo giorno
5.06.2016 (domenica)
D O M E N I C A,
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Sono le 6 e 30 la sveglia suona, i preparativi sono concentrati dentro due valigie , pronte per essere chiuse nel soggiorno.
Silenziosi giriamo per casa incrociandoci nei punti più stretti (ma saremo due cinema). Colazione e , alle 7 e 20 iniziamo a trainare le valigie nelle stradine del villaggio, fanno un rumore simile al rullaggio di un aereo che si mette in pista per il decollo, ed esso cambia al cambiare dell'asfalto . Ah che soddisfazione. . . . arrivare per primi alla fermata. E' questione di minuti ed arrivano anche gli altri amici che si domandano : “Arriverà puntuale il pullman ?”. E lui arriva puntuale ! L'autista carica le valigie, Eleonora e Costanzo ci salutano ed intanto l'occhio vigile cerca di memorizzare le nuove fisionomie. Sappiamo tutti che Silvana e Paolo vanno all'ospedale e, questa splendida coppia viene ricordata da ogni partecipante, a noi due piace molto che vi sia così tanta amicizia . Controllo dell'elenco nominativo e si parte: “Armando, puoi dare le indicazioni all'autista per andare a... “ “eccomi : ora, faccia il giro della rotonda . . . . .” “Ma cosa fa , ma cosa fa , non è quella la strada . . “ “Signora, per favore, completi quelloche stava dicendo che alle strada ci penso io !” “Che tempo troveremo ? “ domanda una incauta partecipante . “Purtroppo . .la domanda è pleonastica . . risponde lei ; su tutto.” Il gruppo di Segrate centro è tutto raccolto alla solita fermata e questa volta abbiamo anche Don Stefano. Poi, a Redecesio, recuperiamo Angela, ed infine, troviamo gli ultimi amici a Milano Due. Siamo al gran completo con 53 partecipanti ,ed il pullman entra nella tangenziale per andare all'aeroporto di Verona “Valerio Catullo “. Mentre stiamo andando con il vocio che l'emozione dà a ogni partenza a tutti ogni volta,la mia testa frulla per suo conto e, si ricorda che quell'aeroporto servì alle forze N.A.T.O. come punto di appoggio per i vari interventi fatti con gli aerei militari . Già dall'autostrada vediamo i grossi squali verdi Boeing 7 / 800 predisposti a terra . Eleonora ne approfitta per dare le ultime raccomandazioni basilari: fra poco , vi ritorniamo il vostro passaporto. Lo userete per le varie operazioni necessarie alla dogana e di polizia ora in Italia , così pure all'arrivo all'aeroporto in Russia ma, appena arrivati all'hotel , ve lo ritireremo e lo porremo nella cassaforte dell'hotel e girerete con la fotocopia che già vi abbiamo consegnato . Se ora non la trovate, ditecelo che ne abbiamo una seconda copia, però fate attenzione perchè poi non ne abbiamo più . Vi consegniamo fra poco tre fogli che sono, i biglietti per : - l'Aereo di andata da Verona a Mosca - Il treno da Mosca a S. Pietroburgo. - Il biglietto d'aereo da S. Pietroburgo Verona. Anche di questi , ne abbiamo una fotocopia ma poi non ne abbiamo più. Per il cambio dei soldi da Euro a Rubli lo faremo in albergo all'arrivo in hotel , non richiedono commissioni. Fate bene attenzione signori uomini a non porre il portafoglio nel tascone posteriore dei pantaloni in tutto il mondo rubano ed anche in Russia non si fa eccezione . Signore donne tenete ben strette le borsette per la stessa ragione. Uscire dalla Russia senza passaporto è una operazione difficoltosa, che richiede molto tempo, quindi dovrete restare in Russia a Vostre spese. Quando ci toccano il borsellino diventiamo tutti molto sensibili. Poi aggiunge: ad evitare che alla dogana abbiano a fare storie vi consegniamo le radioline radioriceventi e le auricolari, con queste sentiremo tutti e molto bene quello che dovrà dirci la guida , senza che lei alzi troppo la voce, questo potrebbe disturbare anche le altre guide e visitatori. Sono nuove, già provate funzionano tutte e tutte hanno pile nuove che dureranno fino alla fine del tour. Il pericolo più frequente è che ascoltando beatamente quanto la guida dice e, non ci accorgiamo che lei oltre che parlare, cammina, quindi la perdete. Io e Costanzo vi saremo vicini però, sappiatelo anche voi , quindi, state attenti anche alla guida e ai vostri amici . Il grosso squalo della Siberia Airline ci ha preso in pancia e puntuale è partito alle 14:25. Quattro ore di viaggio, con uno spuntino ed un cestino di viaggio per rifocillarci. Seduto, vicino a me, avevo un signore Veronese che andava a Mosca per lavoro. E' un costruttore di macchine per lavorare sia la pasta,per maccheroni o spaghetti, che la pizza. Mi anticipò che il cambio dell'euro era 1€=70/75 rubli, e che con le ultime restrizioni imposte dai fatti con la CECENIA i russi hanno dovuto ridurre le importazioni, ed anche a lui avevano ridotto l' importazione perché in corrispondenza a quei fatti, il rublo si era svalutato , di quasi il 100/100. Alle 18:45 ora locale, scendevamo e curiosi osservavamo questo grande aeroporto con le diciture in cirillico . l'aeroporto si chiama “ DOMODEDOVO “ . Eleonora si mette in testa al gruppo e va, per portarci alle operazioni di polizia e doganali poi arriveremo ai bagagli . Siamo dentro come ad un anfiteatro dove ci scomponiamo in più code che hanno in ogni testata a poca distanza : una cabina con un poliziotto o poliziotta . Un cenno e ci si presenta, ci scrutano con attenzione, inseriscono un foglietto bianco prestampato , vi scrivono dei dati e poi noi lo firmiamo; guai a perderlo , esso sarà il lasciapassare che ci permetterà con il passaporto di ritornare in Italia , però il brusio si alza ed ai poliziotti da fastidio, allora, Eleonora alzando la voce ci prega di fare silenzio . Capito d'essere il primo, il poliziotto mi osserva e io lo guardo tranquillo , pacifico, anche un po' sorridente come a dire eccomi qui mi accettate? Lui resta serio, guarda, legge il passaporto, telefona, mi riosserva , scrive nel foglio bianco. mi fa porre, tre firme e io paziente attendo. La memoria mi riporta al periodo del mio militare quando per andare in libera uscita passavi all'ispezione del sotto ufficiale di picchetto. Ci eravamo accorti che ,per uscire subito, dovevi presentarti con l'aria spaventata; se eri tranquillo e rilassato o peggio ancora sorridente, trovava il cavillo per rimandarti indietro . Intanto , dietro alle cabine ci disponiamo tutti i controllati ricomponendo il gruppo e questo richiede il suo tempo. Poi, sempre in gruppo si va al passaggio di polizia, ed infine arriviamo ai bagagli e ci sono tutti credetemi proprio tutti. La processione continua, passiamo osservatissimi dai finanzieri russi ed entriamo nella grande hall o entrata di ogni aeroporto. Osservavo che la struttura portante era molto ben fatta,arcuata sia in verticale che in orizzontale con raggi diversi , struttura portante in ferro e parete esterna trasparente. Non era un insieme facile a riprodursi mi è sembrato studiato per il posto. Eravamo in molti eppure di spazio tra i vari gruppi ve ne era molto. Per spiegarmi: in altre nazioni i capannoni pur essendo razionali hanno un insieme facile a ripetersi, cioè, sono capannoni che vengono fatti in serie, poi, si ritroveranno in altre parti di quel paese per esempio la Cina. Venne la nuova guida locale ELENA, ci prese in carico e parlando un italiano spigliato e corretto ci fece uscire per attendere il pullman . Ah finalmente lo vedevo dalla parte giusta, mi ha ricordato in parte , la linea potente ed elegante di un grande sommergibile , ma con una grossa novità che era arcuato anche nella lunghezza. Questi architetti hanno veramente una fantasia splendida. Una sorpresa fu la temperatura ed anche un poco di vento , insomma quanto avevamo letto sul computer a casa si stava avverando ma non vi era pioggia. Con il pullman ci volle ancora una buona oretta per arrivare all'hotel “AZIMOUTH” che a detta della guida era in centro a Mosca. (L'azimouth , quando ero uno scouts, era quella linea ideale che collegava due punti come fossero composti per esempio, da dove ti trovi ed un campanile, oppure una casa o una vetta da ricercare sulla cartina topografica.) Immediata consegna dei passaporti e subito alla cena ma erano già le 21.30. Elena ci avvisò che domani mattina ci saremmo mossi per le 09.00 , ci diedero subito modo di cambiare gli euro e a cena. Dalle 6.30 alle 22.30 quando entravamo in camera la giornata era stata : intensa, piena e lunga, ora bisognava riposare perchè l'indomani doveva essere vissuto pienamente, finalmente siamo a Mosca come sarà? Buona notte, amore mio. Buona notte . (Grazie Signore, tutto bene.) |