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MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE SEGRATE

Diario di viaggio: RUSSIA

Secondo giorno   

6.06.2016  (lunedì)

PRIMO GIORNO A  MOSCA

Hai dormito ? Si, ma dopo una pastiglietta mi sentivo troppo stanca ed anche frastornata ,  e tu ?
Mi sono comandato di stare tranquillo, rilassato, poi, la stanchezza ha fatto il resto.
Come ci vestiamo ? Copriamoci bene, con golf di lana, e mettiamo nello zaino una felpa non si sa mai, pesa poco e scalda molto.
Che dice l'esame finestra ? Vedo vento e mi sembra piuttosto freddo .
La colazione è  quanto di più bello si possa pensare e trascuro i dettagli ( cose nostre sono ).
Nella grande sala da pranzo, già vi sono molti amici che  già fanno colazione, lo sportello del cambio è già sfruttato , ed  anche la Eleonora e Costanzo sono con noi  a colazione.
Puntuale si fa vedere la Elena, e ci fa salire sul pullman ed inizia la lezione.
Sfrutto per buona parte quanto ha già scritto la ottima Paola sul nostro giornalino “ MACCHE' ANZIANI D'EGITTO.”
Può essere definita Megalopoli ha: 13 milioni di                                             
abitanti , ed altri 3 milioni che vi entrano  ed escono ogni giorno.
Ha una metropolitana con 13 linee.
L'inizio della sua costruzione, voluta da Stalin, fu nel  1933 utilizzando i prigionieri  politici ed i  
giovani studenti  comunisti.
La prima linea aveva 10 stazioni  era lunga 10 km e  si trova    a  – 100 m dal livello stradale.
E' tra le più antiche , viene dopo  quella di Londra iniziata nel 1890.
La profondità si giustificò  perché avrebbe potuto servire come  rifugio antiatomico.
La metropolitana è in continua espansione e persino durante la seconda guerra mondiale,con i tedeschi a pochi chilometri di distanza i lavori non furono interrotti.
Probabilmente, alcune linee devono essere ancora completate o fatte, nella piantina della metrò io ne ho contate 9.
Nella metrò si vendono giornalmente 9 milioni di biglietti.
La guida spiegò che le linee metropolitane sono 13 ma, della metrò, ne riparleremo quando vi entreremo . Merita che  ci dedichiamo più spazio.
La strada tangenziale  che è circolare ed in buona parte sopraelevata, ha una circonferenza di 109 km pari ad  un diametro  di circa 35 km.
Anzi possiamo assicurarvi che essa si estende con continuità di abitazioni anche ben oltre la sua tangenziale, un po' come succede per Milano.
 
Trovo che, la definizione  di“ Megalopoli”, sia molto appropriata.
Nella classifica tra le  capitali più popolose nel mondo è la terza.
Come confronto, la nostra Milano è un decimo sia per il numero degli abitanti ,1.300.000  che per le  dimensioni.
 
Mosca fu  fondata da Yuri Bracciolungo nel 12° secolo.
Ha subito  invasioni e distruzioni nel corso di tutta la sua storia.
Ricordo solo l'ultima parte :
nel 1812 l'ultimo grande incendio fu appiccato dai Russi stessi per bloccare l'invasione di Napoleone.
Mentre nel 1945 la grande distruzione avvenne  per i bombardamenti da parte dei Tedeschi nel
conflitto della II°Guerra mondiale.
Mentre la distruzione delle Chiese, avvenne per volere di Stalin Segretario generale del Partito
Comunista Russo.
 
Attualmente Mosca si mostra in tutto il suo splendore ricca com'è, di palazzi , monasteri e Chiese.
 
Dal belvedere della collina dei Passeri, abbiamo potuto ammirare il panorama della città:
i monumenti storici sono affiancati da grattacieli moderni che formano la “ City”.
I sette grattaceli fatti costruire da Stalin ,sono ben distinguibili per lo stile imponente, con  pinnacoli che arrivano ad altezze vertiginose,ed in parte ,si può pensare ad uno stile “Libety “.  
Essi nacquero come sedi per i vari ministeri, ma  ora uno di questi è sede dell'università e si trova proprio davanti alla terrazza del Belvedere.
 
Mosca è anche definita “ La città dalle 1000
cupole “ evidentemente di chiese Ortodosse..
Dal belvedere ,mentre vedevamo il cielo grigio       e minaccioso, brillavano invece le cinque cupole
ricoperte d'oro, delle quali una è dedicata a Cristo
Re, mentre le altre quattro sono dedicate ai quattro Evangelisti.
Sempre dalla terrazza del belvedere,abbiamo ammirato lo stadio che ospiterà la Coppa del Mondo di Calcio prevista per il 2018.
 
Intanto il traffico intenso e veloce scorre , certo non penso che già nove milioni di persone girano in metrò , esso è: denso, veloce con macchine che arrivano da ogni parte del  mondo, giapponesi, tedesche , poche francesi, non ne vedo di Italiane né di russe e sono tutte dalla media cilindrata in su.
I semafori hanno : oltre ai tre colori giallo, rosso,
verde, anche un temporizzatore che con un display luminoso mette in grande evidenza i secondi restanti alla fine del verde o se vogliamo all'arrivo del rosso.
Poi in cirillico la C vuol dire S e lo scopriamo dai cartelli che dicono ( STOP) bei grandi, li vediamo a  lato della strada ed è scritto CTOP, quella C  é piuttosto spigolosa.
 
Ancora una notizia che mi sembrò curiosa, d'inverno la temperatura minima a seconda degli anni può variare dai – 20° ai – 30° centigradi e, anche se vi sorprenderà, dice Elena, sappiate che a quella temperatura si mangia comunemente il gelato.
Certo non è raffinato come il vostro fatto in Italia, fatto con la varietà di frutta , anzi, è fatto con molti più grassi che forse sono anche necessari, viste le basse temperature.
Una voce non ben precisata del gruppo aggiunse: bè, a quella bassa temperatura non vi è il pericolo che si sciolga e si può gustare con tutta calma.
Mentre chi era vicino a me  aggiunse :
il gelato a quella temperatura, ma siamo matti ?
Non resta che provare per crederci.

CATTEDRALE   della
INTERCESSIONE

Come scrive  Paola: abituato a pensare alla Russia come paese comunista, siamo rimasti colpiti dal numero delle chiese che si trovano in città..
Nel 1054 la chiesa Ortodossa si è separata da quella Cattolica Romana e gli ortodossi non riconoscono i Santi proclamati dopo quella data.
Tra le due  chiese le differenze al dettaglio sono molte ma,  sicuramente , salta all'occhio  la differenza architettonica.
L'interno della Chiesa Ortodossa è formata da una grande sala riccamente affrescata  senza navate e senza panche perché le funzioni  gli ortodossi le ascoltano in piedi od in ginocchio.
L'attenzione del visitatore è catturata dalla parete di fronte all'ingresso, dove si trova l'Iconostasi: l'intera parete ha cinque file di icone dorate e ricchissime ed al centro si apre una porta dorata.
Solo durante le funzioni la porta viene aperta ed i fedeli possono intravedere l'altare.
Posso  aggiungervi che , dove non ci sono affreschi ,vi sono mosaici dorati.
La  cattedrale della Intercessione nota a tutti come San  Basilio, è formata da  nove chiese tra loro collegate, con le loro caratteristiche cupole a cipolla a colori vivaci e dorate che le rendono veramente uniche .​

P  I A Z Z A     R O S S A 

 La signora curiosità mi ha portato a controllare su Internet quale posizione ha la piazza rossa tra le più grandi piazze del mondo ed è la terza.
Viene dopo  la I° piazza -  Tiennamen  con 440.000 metri quadrati.
Dopo la II°-  macro Placa Monterry Messico  con 400.000 metri quadrati.
Ed eccoci con la  Piazza Rossa di Mosca con i suoi 75.000 metri quadrati.
La Piazza del nostro Duomo di Milano, tanto per avere un raffronto, viene stimata sui  17.000 metri quadrati. ( Bella ma fuori classifica )
Il suo termine in russo antico storicamente significava “ Bella “, poi, nel russo moderno diventa “ Rossa “.
Certamente, avrà avuto il suo peso in questa definizione, la politica che si respirava allora.
Insieme al “ Cremlino”che vuol dire” Fortezza “, ora è dichiarata Patrimonio dell 'Umanità dall'UNESCO.
Nacquero alla fine del secolo  XV° quando lo Zar
fece distruggere le case intorno al Cremlino per                                             
creare così un ampio spazio vuoto a protezione da eventuali incendi.
In questa piazza si affacciano i grandi magazzini GUN, che noi abbiamo visitato nell'intervallo concessoci a mezzogiorno e che  ci hanno ricordato i grandi magazzini visti in precedenza a Londra.
Anzi, ci siamo gustati delle crepe alla marmellata.
Bisogna dire che, quando chi compera e chi vende hanno lo stesso interesse  ,basta il linguaggio” Dell 'international  Gesticular “ per spiegarci.
Vi racconto un episodio capitato a  me.
Come si sa, passate determinate ore, bevuto caso mai un caffè o dell'acqua, l'impianto idraulico personale fa una richiesta ben precisa bisogna andare al bagno.
I bagni maschili e femminili si trovano al terzo piano  completamente spostati in due stabili affacciati con due ballatoi longitudinali spaziati di una decina di metri. Il collegamento, sia in testa che in coda, è fatto con altri due ballatoi trasversali.
Le code erano di tutto rispetto ma quella delle signore era lenta ed il perché lo sapete  tutti.                                            
Terminato il mio idraulico servizio, vado a vedere da Anna e la vedo ormai in dirittura di arrivo, vi
saranno state ancora tre signore avanti a lei.
Il tempo meteorologico era con acqua, freddo e vento, quindi, oltre all'inevitabile impermeabile, golf di lana, la felpa ecc. aveva anche lo zaino sulle spalle ed il pavimento era sporco e bagnato, quindi le ho detto con gli occhi, vuoi darmi lo zaino ? Anna mi fece cenno di si ed io camminando con calma , percorrendo tutta la coda stavo per andare a prenderglielo quando; una signora caucasica mi insegue e toccandomi sulla spalla mi fa cenno che io devo andare dall'altra parte (cioè dagli uomini ).
La guardo, faccio ancora un passo, Anna mi passa lo zaino, mi giro, guardo la signora e sorridendo come a dirle, vede perché sono andato ?
Già lei aveva gli occhi  stretti che erano aperti con un filo di spazio, e onestamente non so se abbia riso, la sua espressione è cambiata molto poco ma con la testa ha ciondolato, chissà forse ha detto ho capito. Comunque, mi sono messo in fondo alla coda e quando Anna uscì , ce ne andammo come sempre mano nella mano .
 
Nella piazza Rossa vi è anche il Mausoleo di Lenin che abbiamo visto ma noi siamo andati oltre.
Una volta, il visitatore era quasi obbligato ad  andarvi, non solo, ma si doveva  avere un contegno serio e rispettoso ( senza assolutamente ne ridere ne sorridere )
Amici che vi sono stati ed avevano fatto qualche ora di coda , con il tempo più rigido del nostro,
e si sono permessi di parlare tra di loro ed avevano un atteggiamento rilassato, da pacifica conversazione, sono stati redarguiti dalle guardie russe che senza parlare, hanno saputo spiegare loro e a tutti i presenti di cambiare atteggiamento.
Questo Mausoleo tutt'ora presente è lì , ma , dimenticato da tutti sia dai visitatori  che dai russi.   Mentre abbiamo visto  due cose nella Piazza Rossa : una mostra di libri con  varie bancarelle.  Ed un grande palco con ragazzi che cantavano e suonavano chitarre ed altri strumenti mentre venivano ripresi e  proiettati su un schermo gigante sempre lì nel palco.
A completare il quadro vi posso assicurare che il tutto avveniva senza grande pubblico , anzi ci eravamo solo noi.

C R E M L I N O
​ =  F O R T E Z ZA

Dopo l'interruzione per la colazione di mezzogiorno , il gruppo si è ritrovato alla porta d'ingresso della cittadella fortificata  chiamata Cremlino.
E' circondata da mura merlate e, sia il colore   rosso rubino, che le merlature ricordano il nostro
castello Sforzesco .
Sulle torri sono montate stelle a cinque punte che di notte si illuminano di rosso.
Fu fatto costruire da  un  Architetto bergamasco Aloisi da Carcano  alla fine del XV secolo.
Varcata la porta d'ingresso , s'incontrano vari palazzi: l'armeria di stato, Chiese ed il palazzo presidenziale dove lavora il Presidente Putin.
All'interno del cortile abbiamo visto l'obice ( che è un tipo di cannone ) e la campana  più grandi del mondo ma,state  tranquilli, non hanno mai funzionato.
Al pomeriggio successivo , martedì per quelli che non sono andati a visitare il monastero di S.Sergio gita che si aggiunse con pagamento supplementare  per segnalazione della guida
Elena, gli altri, compresi noi due andammo a visitare il museo del Cremlino , con un piano
per l'oreficeria , e nella mostra segnalo una chicca che fu fatta all'epoca  dall'orefice” Le Bourger”  francese, questo signore costruì delle uova  preziose che contenevano  in miniatura,per esempio un trenino in oro, completo di locomotiva a vapore e  di vagoni per  passeggeri.
Un piano per le armi antiche comprese le armature  per uomini e una armatura per cavallo. Poi ricordo dei bei vestiti per cerimonia indossati da principesse e Zarine tra i quali uno non troppo leggero fatto in argento  e con strascico che, se la sig. a memoria non mi tradisce, ha un  peso che  è sui 25 chilogrammi. 
Vi erano le carrozze antiche con sistemi di molleggio fatto da balestre  e grandi  e spesse cinghie in cuoio realizzate con più giri .
I tessuti interni che vedevamo  erano  ancora molto belli.
Così al pomeriggio di martedì che era previsto  dal programma libero, venne occupato al 50% circa per la visita al monastero di S. Sergio che si trovava in una città del cerchio d'oro fuori Mosca una cinquantina di Km , e l'altra metà, prendendo
la metrò venne a visitare questo palazzo con più
esposizioni o musei. Questa novità del programma, riuscì per l'abilità di  Eleonora nel  trovare il modo per  prenotare i  biglietti  all'istante.
Abitualmente  vanno prenotati con un discreto anticipo.
Anche questa visita fatta andando in  metrò, la pagammo come supplementare, proprio perché non prevista.
Al museo di oreficeria ci raccontarono che, Stalin si trovò nella necessità di recuperare ove possibile dei preziosi per dei grossi debiti che lo stato russo aveva con altri stati, per cui, mandò un suo responsabile a fare questa opera di recupero.
I vari direttori dei vari musei fecero opposizione, tentarono di nascondere  qualche opera, ed uno di questi preso da un profondo dispiacere come se gli avessero portato via una sua creatura, si suicidò.
Che Stalin avesse dei modi decisi e convincenti la storia lo dice anche per altre cose, su questo fatto  specifico, non so di più.

​D O P O    C E N A

Eleonora  alla fine della cena disse : se qualche d'uno di voi se la sente, possiamo fare un giro ritornando alla piazza rossa per vederla  illuminata di notte  e vedere le fontane illuminate appena fuori dal Cremlino utilizzeremo la metrò .
Così entravamo in anticipo nella  metrò tanto decantata di Mosca.
Ma le mie impressioni su  questa metrò le  rimando al giorno successivo, perché vanno descritte con tutto lo spazio che richiedono le loro peculiarità, o meglio la loro originalità.
Prima della partenza dall'Italia avevo domandato
a  Eleonora può insegnarci  nel percorso del pullman per andare all'aeroporto qualche parola basilare russa ?
E' una lingua che mi è ostica , Armando .
Qui , non vi furono problemi , prenotò e comperò i biglietti, andammo e tornammo e cambiammo due volte all'interno della metrò, certamente ha usato l'inglese, però ragazzi, va dove vuole e con sicurezza, noi due la ammiriamo.
  
Nel frattempo  osservavamo ogni cosa.
Con sorpresa trovammo alla piazza rossa uno sbarramento ed una guardia che ci spiegò in  inglese che, a causa della mostra dei libri , ad evitare ruberie la piazza veniva chiusa.
Mai paura, ci siamo girati e siamo andati a vedere le fontane tutte illuminate.
Sculture in bronzo  con i cavalli alati, una fontana con il fondo tutto in mosaico che richiamava  sia come disegni che come statue il mare con cavalli marini.
A poca distanza vi era la  fiamma al milite ignoto che sembrava sorgesse naturale dal terreno, ed il posto di guardia era momentaneamente sguarnito.
Però, sappiatelo,  oltre all'acqua delle fontane non mancava l'acqua della pioggia ed una fresca aria notturna ( mentre di giorno lo chiamavamo venticello, insomma tanto importante da convincerci  di aggiungere all'ombrello  anche il cappuccio della giacca impermeabile.)
Le foto  fatte mi sono testimoni che racconto la verità. Ritornammo in albergo con sufficiente stanchezza per piombare in un sonno profondo.

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