Viaggio a Mosca e San Pietroburgo
5-11 giugno 2016
Resoconti
Mosca
Capitale della Russia è un’enorme megalopoli con pianta circolare al cui centro si trova la fortezza del Cremlino. E’ sicuramente la città dei grandi numeri: 13 milioni di abitanti, più di 1000 cupole, 13 linee metropolitane con 9 milioni di biglietti venduti al giorno solo per fare qualche esempio. Fondata da Yuri Bracciolungo nel 12^ secolo ha subito invasioni e distruzioni nel corso della sua storia: dal grande incendio del 1812 appiccato dai Russi stessi per bloccare Napoleone, ai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, alle distruzioni di Chiese volute da Stalin. Ora si mostra in tutto il suo splendore, ricca com’è di palazzi, fortezze, monasteri e chiese.
Dal Belvedere della Collina dei Passeri abbiamo potuto ammirare il panorama della città: i monumenti storici sono affiancati da grattacieli ultra moderni che formano la “City”; i 7 grattacieli fatti costruire da Stalin sono ben visibili, uno di questi è ora sede dell’Università e si trova proprio davanti alla terrazza del Belvedere; le numerose chiese ortodosse illuminano il cielo che è sempre stato grigio e minaccioso con le loro 5 cupole ricoperte d’oro, una dedicata a Cristo e le altre agli Evangelisti; vicino alla terrazza abbiamo visto lo stadio che ospiterà la Coppa del Mondo di Calcio del 2018.Tutto il gruppo è rimasto colpito dalle stazioni della Metro della linea Circolare fatte costruire da Stalin, segretario generale del Partito Comunista, a partire dal 1933. La prima linea era lunga 10 km, aveva 10 stazioni e fu costruita dai prigionieri politici e dai giovani studenti comunisti. Queste vecchie stazioni sono ricche di marmi, sculture, mosaici; solo i lampadari fanno rimanere a bocca aperta. La Metropolitana è in continua espansione e persino durante la Seconda Guerra Mondiale, con i Tedeschi a pochi chilometri di distanza, i lavori non furono interrotti. La rete metropolitana dovrebbe alleggerire il traffico di superficie ma il condizionale è d’obbligo visto le code, gli ingorghi e il numero di macchine velocissime che abbiamo incontrato.
Abituata a pensare alla Russia come paese comunista sono rimasta colpita dal numero di chiese che si trovano in città; nel 1054 la chiesa ortodossa si è separata da quella Cattolica Romana e gli Ortodossi non riconoscono i Santi proclamati dopo tale data; le differenze tra le due Chiese sono tante, ma sicuramente salta subito all’occhio quella architettonica. L’interno della chiesa ortodossa è formato da una grande sala riccamente affrescata senza navate e senza panche in quanto gli ortodossi seguono le funzioni in piedi o in ginocchio. L’ attenzione è catturata dalla parete di fronte all’ingresso dove si trova l’iconostasi: un’intera parete con cinque file di icone dorate e ricchissime al centro della quale si apre una porta dorata. Solo durante le funzioni la porta viene aperta e i fedeli possono intravedere l’altare.
Simbolo della città è la Piazza Rossa immensa, più di 74.000 metri quadrati, il termine russo storicamente significava bella, solo nel russo moderno diventa “rossa”. Insieme al Cremlino è dichiarata Patrimonio dell’Umanità; è nata alla fine del XV quando lo Zar fece distruggere le case intorno al Cremlino e così creare questo ampio spazio vuoto per proteggerlo da eventuali incendi. I Magazzini GUM si affacciano sulla piazza e oltre al Mausoleo di Lenin, al Museo storico di Stato ed a altri palazzi ciò che abbiamo molto apprezzato è la Cattedrale dell’Intercessione, nota a tutti come San Basilio. E’ formata da nove chiese tra loro collegate, le caratteristiche cupole a cipolla e i colori delle varie facciate la rendono veramente unica.Il Cremlino è la sede del potere politico russo, cittadella fortificata è circondato da mura merlate che ricordano le mura sforzesche ed effettivamente furono costruite da architetti milanesi alla fine del XV secolo. Sulle torri sono montate stelle a cinque punte che di notte si illuminano di rosso. Attenzione a non scendere dai marciapiedi, le Guardie fischierebbero senza pietà! Varcato l’ingresso si incontrano vari palazzi, l’Armeria di Stato, Chiese e il Palazzo Presidenziale dove lavora Putin. Abbiamo visto il cannone più grande del mondo e la campana più grande del mondo, ma né l’uno né l’altra hanno mai funzionato.
Mosca è una megalopoli dalle mille facce, ricca di storia, spesso coinvolta in tragedie ed intrighi; è il cuore della Russia, centro commerciale e sede del Patriarcato Ortodosso. E’ città abitata da ricchissimi che amano ostentare e dalla maggioranza di gente comune che sta cambiando rapidamente il suo stile di vita dopo anni di miseria e di chiusura culturale, religiosa e politica. E’ stato un viaggio molto bello, abbiamo avuto giornate molto piene e abbiamo visto cose fantastiche che non scorderemo facilmente; un assaggio di Russia attraverso le sue due grandi città così diverse tra loro. San Pietroburgo, città costruita a tavolino, molto europea dove l’elemento acqua la fa da padrone e Mosca città asiatica che si è voluta staccare, almeno in passato, dall’Occidente, città solida da associare alla terra.
Paola P.
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Capitale della Russia è un’enorme megalopoli con pianta circolare al cui centro si trova la fortezza del Cremlino. E’ sicuramente la città dei grandi numeri: 13 milioni di abitanti, più di 1000 cupole, 13 linee metropolitane con 9 milioni di biglietti venduti al giorno solo per fare qualche esempio. Fondata da Yuri Bracciolungo nel 12^ secolo ha subito invasioni e distruzioni nel corso della sua storia: dal grande incendio del 1812 appiccato dai Russi stessi per bloccare Napoleone, ai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, alle distruzioni di Chiese volute da Stalin. Ora si mostra in tutto il suo splendore, ricca com’è di palazzi, fortezze, monasteri e chiese.
Dal Belvedere della Collina dei Passeri abbiamo potuto ammirare il panorama della città: i monumenti storici sono affiancati da grattacieli ultra moderni che formano la “City”; i 7 grattacieli fatti costruire da Stalin sono ben visibili, uno di questi è ora sede dell’Università e si trova proprio davanti alla terrazza del Belvedere; le numerose chiese ortodosse illuminano il cielo che è sempre stato grigio e minaccioso con le loro 5 cupole ricoperte d’oro, una dedicata a Cristo e le altre agli Evangelisti; vicino alla terrazza abbiamo visto lo stadio che ospiterà la Coppa del Mondo di Calcio del 2018.Tutto il gruppo è rimasto colpito dalle stazioni della Metro della linea Circolare fatte costruire da Stalin, segretario generale del Partito Comunista, a partire dal 1933. La prima linea era lunga 10 km, aveva 10 stazioni e fu costruita dai prigionieri politici e dai giovani studenti comunisti. Queste vecchie stazioni sono ricche di marmi, sculture, mosaici; solo i lampadari fanno rimanere a bocca aperta. La Metropolitana è in continua espansione e persino durante la Seconda Guerra Mondiale, con i Tedeschi a pochi chilometri di distanza, i lavori non furono interrotti. La rete metropolitana dovrebbe alleggerire il traffico di superficie ma il condizionale è d’obbligo visto le code, gli ingorghi e il numero di macchine velocissime che abbiamo incontrato.
Abituata a pensare alla Russia come paese comunista sono rimasta colpita dal numero di chiese che si trovano in città; nel 1054 la chiesa ortodossa si è separata da quella Cattolica Romana e gli Ortodossi non riconoscono i Santi proclamati dopo tale data; le differenze tra le due Chiese sono tante, ma sicuramente salta subito all’occhio quella architettonica. L’interno della chiesa ortodossa è formato da una grande sala riccamente affrescata senza navate e senza panche in quanto gli ortodossi seguono le funzioni in piedi o in ginocchio. L’ attenzione è catturata dalla parete di fronte all’ingresso dove si trova l’iconostasi: un’intera parete con cinque file di icone dorate e ricchissime al centro della quale si apre una porta dorata. Solo durante le funzioni la porta viene aperta e i fedeli possono intravedere l’altare.
Simbolo della città è la Piazza Rossa immensa, più di 74.000 metri quadrati, il termine russo storicamente significava bella, solo nel russo moderno diventa “rossa”. Insieme al Cremlino è dichiarata Patrimonio dell’Umanità; è nata alla fine del XV quando lo Zar fece distruggere le case intorno al Cremlino e così creare questo ampio spazio vuoto per proteggerlo da eventuali incendi. I Magazzini GUM si affacciano sulla piazza e oltre al Mausoleo di Lenin, al Museo storico di Stato ed a altri palazzi ciò che abbiamo molto apprezzato è la Cattedrale dell’Intercessione, nota a tutti come San Basilio. E’ formata da nove chiese tra loro collegate, le caratteristiche cupole a cipolla e i colori delle varie facciate la rendono veramente unica.Il Cremlino è la sede del potere politico russo, cittadella fortificata è circondato da mura merlate che ricordano le mura sforzesche ed effettivamente furono costruite da architetti milanesi alla fine del XV secolo. Sulle torri sono montate stelle a cinque punte che di notte si illuminano di rosso. Attenzione a non scendere dai marciapiedi, le Guardie fischierebbero senza pietà! Varcato l’ingresso si incontrano vari palazzi, l’Armeria di Stato, Chiese e il Palazzo Presidenziale dove lavora Putin. Abbiamo visto il cannone più grande del mondo e la campana più grande del mondo, ma né l’uno né l’altra hanno mai funzionato.
Mosca è una megalopoli dalle mille facce, ricca di storia, spesso coinvolta in tragedie ed intrighi; è il cuore della Russia, centro commerciale e sede del Patriarcato Ortodosso. E’ città abitata da ricchissimi che amano ostentare e dalla maggioranza di gente comune che sta cambiando rapidamente il suo stile di vita dopo anni di miseria e di chiusura culturale, religiosa e politica. E’ stato un viaggio molto bello, abbiamo avuto giornate molto piene e abbiamo visto cose fantastiche che non scorderemo facilmente; un assaggio di Russia attraverso le sue due grandi città così diverse tra loro. San Pietroburgo, città costruita a tavolino, molto europea dove l’elemento acqua la fa da padrone e Mosca città asiatica che si è voluta staccare, almeno in passato, dall’Occidente, città solida da associare alla terra.
Paola P.
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San Pietroburgo
“T’amo, creatura di Pietro, amo il tuo grave ed armonioso aspetto,il regale corso della Neva,delle sue rive il granito”.
(Alezandr Puskin)
"Là gettò l’ancora una tranquilla città e si fece vascello immobile, tutt’intorno allargò le sue rive e trasfigurò ogni cosa attorno."
(Nina Berberova)
San Pietroburgo è una città che scorre, che si specchia, che si lucida nelle sue notti bianche.L'ho conosciuta in un giorno di pioggia battente, attraverso i vetri di un pullman. Tra le gocce mi sono apparse le sue guglie e gli ori delle sue cupole, come fantasmi. Ho amato subito i suoi grandi spazi, il suo fascino misterioso e cupo e il fiume che l'attraversa come quello della mia città, ma soprattutto mi sono innamorata dei suoi cieli.
La notte a San Pietroburgo in questo periodo non arriva mai. Dopo la pioggia i palazzi si tingono di rosa e le nuvole rimangono sui tetti fino a tardi. Il suo cielo, a tratti tormentato, si fa viola e arancio e invade il paesaggio. Anche i ponti ricevono i doni del colore. Lo spettacolo è di un infinito tramonto che pare non debba consumarsi mai. San Pietroburgo è una città un po' capricciosa, che reclama continue sorprese. Infatti abbiamo galleggiato sulle acque torbide e scomposte della Neva, in una giornata che non prometteva nulla di buono. Ma la sfilata dei palazzi visti dal fiume è stataun'esperienza che valeva la pena
di affrontare. E' una città ariosa ma anche solenne, dove sembra di sentire risuonare ad ogni angolo la musica di Tchaikovsky o di udire le parole dei suoi grandi poeti e scrittori. Una città dove è bello passeggiare adagio, guardando il cielo dalla Nevsky Prospective, fino ai canali, dove ci sono statue e ponti che si riflettono nell'acqua. È una città sontuosa, di grandi piazze, di Cattedrali e di Palazzi , nei quali tutto riluce e si fa storia e fiaba al tempo stesso. E' una città di colori, che vanno dal verde-azzurro dell'Hermitage agli oro-rossi delle Chiese ortodosse e all'infinita gamma di sfumature diverse che ricoprono gli edifici. E che dire infatti della residenza estiva della zarina Caterina la Grande e del palcoscenico di fontane e statue di Peterhof ?E alla fine di tutto questo splendore c'è il mare: il Baltico, spesso immaginato come diverso perché nordico, perché ai confini della terra. Invece mi è sembrato calmo, come uno spettatore che si compiaccia di vedere, anche da lontano, la sua città.
Questa esperienza di viaggio è stata una continua sorpresa: le guide, l'organizzazione, la compagnia. Macché anziani d'Egitto! Siamo un gruppo "pimpante" e curioso, che non molla mai, come fosse sempre in attesa di qualcosa che ancora deve accadere, di qualcosa che ancora deve farsi conoscere.Per fortuna io ho un'amica, che porto sempre con me in questi ultimi anni: è la mia macchina fotografica. A lei ho affidato il compito di fissare queste bellezze perché io non possa dimenticarle. Con lei posso condividere le mie emozioni, posso ricordare con piacere gli amici che hanno partecipato con me a questa avventura!
Paola P.P.
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“T’amo, creatura di Pietro, amo il tuo grave ed armonioso aspetto,il regale corso della Neva,delle sue rive il granito”.
(Alezandr Puskin)
"Là gettò l’ancora una tranquilla città e si fece vascello immobile, tutt’intorno allargò le sue rive e trasfigurò ogni cosa attorno."
(Nina Berberova)
San Pietroburgo è una città che scorre, che si specchia, che si lucida nelle sue notti bianche.L'ho conosciuta in un giorno di pioggia battente, attraverso i vetri di un pullman. Tra le gocce mi sono apparse le sue guglie e gli ori delle sue cupole, come fantasmi. Ho amato subito i suoi grandi spazi, il suo fascino misterioso e cupo e il fiume che l'attraversa come quello della mia città, ma soprattutto mi sono innamorata dei suoi cieli.
La notte a San Pietroburgo in questo periodo non arriva mai. Dopo la pioggia i palazzi si tingono di rosa e le nuvole rimangono sui tetti fino a tardi. Il suo cielo, a tratti tormentato, si fa viola e arancio e invade il paesaggio. Anche i ponti ricevono i doni del colore. Lo spettacolo è di un infinito tramonto che pare non debba consumarsi mai. San Pietroburgo è una città un po' capricciosa, che reclama continue sorprese. Infatti abbiamo galleggiato sulle acque torbide e scomposte della Neva, in una giornata che non prometteva nulla di buono. Ma la sfilata dei palazzi visti dal fiume è stataun'esperienza che valeva la pena
di affrontare. E' una città ariosa ma anche solenne, dove sembra di sentire risuonare ad ogni angolo la musica di Tchaikovsky o di udire le parole dei suoi grandi poeti e scrittori. Una città dove è bello passeggiare adagio, guardando il cielo dalla Nevsky Prospective, fino ai canali, dove ci sono statue e ponti che si riflettono nell'acqua. È una città sontuosa, di grandi piazze, di Cattedrali e di Palazzi , nei quali tutto riluce e si fa storia e fiaba al tempo stesso. E' una città di colori, che vanno dal verde-azzurro dell'Hermitage agli oro-rossi delle Chiese ortodosse e all'infinita gamma di sfumature diverse che ricoprono gli edifici. E che dire infatti della residenza estiva della zarina Caterina la Grande e del palcoscenico di fontane e statue di Peterhof ?E alla fine di tutto questo splendore c'è il mare: il Baltico, spesso immaginato come diverso perché nordico, perché ai confini della terra. Invece mi è sembrato calmo, come uno spettatore che si compiaccia di vedere, anche da lontano, la sua città.
Questa esperienza di viaggio è stata una continua sorpresa: le guide, l'organizzazione, la compagnia. Macché anziani d'Egitto! Siamo un gruppo "pimpante" e curioso, che non molla mai, come fosse sempre in attesa di qualcosa che ancora deve accadere, di qualcosa che ancora deve farsi conoscere.Per fortuna io ho un'amica, che porto sempre con me in questi ultimi anni: è la mia macchina fotografica. A lei ho affidato il compito di fissare queste bellezze perché io non possa dimenticarle. Con lei posso condividere le mie emozioni, posso ricordare con piacere gli amici che hanno partecipato con me a questa avventura!
Paola P.P.
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