Diario di viaggio: RUSSIA
Quarto giorno
08.06.2016 (mercoledì)
MOSCA - S. PIETROBURGO
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Si arriva con il pullman alla stazione per andare a S. Pietroburgo , non facciamo in tempo a vederla nei dettagli, ci pregano di stare di stare alla sinistra della stazione che per tempo apriranno per entrare nell'arrivo degli elettrotreni. per partire. Vi è già ma anche noi facciamo parecchia confusione, da una parete mobile che poi si aprirà, come fosse la zona riservata al passaggio dei bagagli ,vi è una signora in divisa: alta, possente, di colore e con un cipiglio molto autoritario e odioso ( accidenti che giro di parole per non dire che era brutta ).
Ogni uno di noi la guarda , la osserva poi si concentra su di sé e si gira verso il gruppo, ed è un comportamento di molti. Finalmente entriamo nel marciapiedi a noi destinato tra un binario e l'altro , si ricompone il gruppo , nel centro c'è Costanzo che a voce alta come frase liberatoria dice pressappoco , dai coraggio che nessuno di noi deve andare con quella donna, la risata generale è proprio un atto liberatorio. Intanto nel marciapiede arrivano le persone addette ai vari servizi sono tutte donne che portano con disinvoltura ed eleganza la loro divisa. Fa parte della divisa la cravatta, il cappello o la bustina, girano con ogni cosa al proprio posto. Le traversine che vedo sono intere tutte in cemento armato e sono fitte come lo devono essere per i treni veloci . I treni sono la copia delle nostre frecce rosse i rapidi di nuovo corso, arrivano silenziosi ed eleganti . Tutti abbiamo il nostro biglietto con indicato sia il numero della vettura che quello del posto . Salutiamo la guida locale Elena e il ringraziamento è corale ( ha fatto un ottimo lavoro).Controllati, si entra, ma il posto per i bagagli e limitato, non fatto per valigie di grandi dimensioni come per chi va e torna in giornata o poco più, per cui basta una valigetta da 24 o 48 ore. Portiamo le valigie al posto e riesco ad infilarle nella mensola porta valigie quella alta. So che di questi sforzi non ne posso fare molti e mi fermo per prendere respiro. I nuovi rapidi , abbiamo avuto occasioni di prenderli in Italia e li abbiamo trovati comodi ma, Il treno viene occupato quasi tutto e partiamo. Silenzioso , non vi sono i tac ta tac delle interruzioni ferroviarie, ora per ottenere le alte velocità la rotaia dev'essere continua e lo è tramite due novità: La unione dei vari tronconi con saldature alluminotermiche , e l' infittimento delle traversine ferroviarie che vengono posizionate molto più vicine in modo da imbrigliarle stabilmente . Anche le traversine ferroviarie non sono più di legno (per la maggior parte) ma in cemento armato , più economiche e più resistenti . Il treno si muove, e la carrozza insonorizzata ti concederebbe una splendida lettura o pisolo ma io devo guardare, osservare, ragionare, capire, così mi è facile ricordare. Siamo a circa metà carrozza che è la parte più morbida, dondolante. All'entrata della carrozza dopo un corridoio stretto dove vi sono i servizi , all'inizio della carrozza vi è come un piccolo ufficio aperto e, una inserviente elegante nella sua divisa è seduta pronta ad ogni richiesta e premurosa leggendo il n° del nostro posto ci indica dove andare. Davanti a lei nella parete divisoria trasversale ha come una vetrinetta con poche cose da vendere, ma, tra l'arco del tetto della carrozza e l'inizio della parete rettangolare larga quanto la carrozza e che scende fino a terra, vi è un pannello con riportati dei valori in rosso che leggiamo. Temperatura esterna, ed interna, velocità del treno che si aggiorna istantaneamente al variare della stessa, data e . . . . . ma io sono incantato a leggere la velocità, e penso : se dobbiamo percorrere 800 km circa e, sono previste quattro ore, la velocità sarà attorno ai 200km/h. Siamo a 220 km/h , tutto è silenzioso, avvolgenti i sedili, confortevole. Dal finestrino al mio fianco vedo un secondo binario, e mi gusto così anche la velocità che non sembra poi così alta. Arriviamo a degli scambi e lì, le rotaie proprio in corrispondenza degli scambi sono trattenute da traversine in legno ma poche, quasi sempre solo due, osservo la velocità e in corrispondenza degli scambi si riduce in modo dolce sino a 190 ma è questione di un respiro e dolcemente ritorna ai 220km/h. Mi alzo e vado in bagno, ve ne sono due, uno ampio ed uno più piccolo , vi trovo tutto il necessario e mi servo. Rientro al posto a sedere e sento una pompa che in automatico manda due spruzzi di disinfettante che poi constato non è maleodorante. Ogni volta che i bagni vengono utilizzati cioè ad ogni chiusura, lei disinfetta . La strada è tutta piana , passiamo in fianco a dei villaggi con case in legno stile antico con staccionate in legno e cancelli . Oppure passiamo in fianco a condomini case fatte a cubilotto a 4 o 5 piani tutte uguali , monotone anche nel colore . Mi torna alla mente una storiella che mi hanno giurato essere moscovita a proposito di case prefabbricate tutte uguali ed a più piani . Una famiglia trasfertista per lavoro, abitava in due città diverse dove vi doveva andare alternativamente per lavoro. Ma non notavano la differenza tra le due città: I° perché i due appartamenti erano uguali, II° perché anche le strade avevano lo stesso nome di politici russi importanti, ed anche la disposizione delle pianta topografica o toponomastica cittadina era perfettamente uguale. Come stai Anna? Tutto bene? Hai notizie da casa? Che dice il tuo cell, rispondono tutti ? Face book è veramente una genialata , in queste occasioni di viaggi avere notizie anche sintetiche è una grande tranquillità. Che dici , facciamo lo spuntino con il panino della colazione ? Tanto, siamo qui, tranquilli. Che sono quelle casette di legno? Forse isbe, o forse delle Dacie . Uhm la Dacia mi sa più che casa di campagna si , ma di pezzi grossi e arredata di tutto punto. Passa una inserviente, sempre con portamento eretto e sicuro. Abbiamo visto poi assembramenti di case in legno, sembravano antichi villaggi ed una mi sembrò chiesa , vi ho visto una croce ortodossa. Fra poco si scende, vedo intanto le prese per l'auricolare, e per il computer. |
S A N P I E T R O B U R G O
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Sono le 13.00 e si scende tutti dalla carrozza del terno , ma guarda che bello anche puntuali. Accidenti il tempaccio non molla, troviamo la Signora Liuba, nuova guida ed anche lei parla un italiano correttissimo, ci accoglie e ci informa che l'Hotel è a poche centinaia di metri, si mette in testa e conduce all l'Hotel che si chiama Parking ed è veramente a pochi passi, ci dà il tempo di depositare le valigie ed il pullman ci attende per il giro della città .
Ora però la pioggia sta superando il limite della sopportabilità. Coraggio, andiamo avanti, di certo non suderemo. Liuba, ci presenta la città che io ogni tanto raffronterò con Milano al solo scopo di poter fare un confronto, avere un riferimento pratico , una idea più reale. Una raccomandazione per chi mi legge: non pensate di memorizzare tutti i dati che scrivo, leggete rilassati e lasciate che la memoria faccia quello che crede. San Pietroburgo è la seconda città della Russia , ha 5.000.000 di abitanti , ed è il porto più importante della Russia. Fu fondata dallo Zar Pietro il Grande tra 1682 ed il 1725. Il suo progettista fu l'architetto Ticinese Domenico Trezzini. I suoi precedenti nomi furono : I° Pietrogrado II°(1924-1991) Leningrado L'enorme quantità di personale specializzato come muratori e carpentieri, furono obbligati a prestare il loro servizio per mezzo di editti chiamati ” UCAS “, che li obbligavano a lavorare in questa città in costruzione, per almeno 6 mesi. Mentre, la manodopera , è ottenuta dai servi della gleba. Per la durezza del lavoro e del clima, vi furono dai 25-30.000 morti e fu definita la città costruita sui scheletri dei morti. Per i materiali necessari alla costruzione, obbligavano i vascelli che entravano in città, a portare una certa quantità di pietre e proibirono le costruzioni in pietra su tutta la Russia. Anche il suo popolamento fu ottenuto con metodi forzosi. Essa, sorge alla foce del fiume Neva, sul Mar Baltico ed ha un'ampia area urbana e, comprende anche alcune isole. Si trova ai confini con la Finlandia e con l'Estonia sulla riva orientale del golfo di Finlandia. Il punto più alto della città si trova a 175m s.l.m. sulla collina Orekhovaias. Ha subito diverse inondazioni che sono conseguenti ad una onda lunga del Mar Baltico causata da condizioni metereologiche, dai venti e dalla superficie della baia della Neva. Nel XVIII secolo il terreno della città è stato innalzato artificialmente di oltre 4 metri, unendo insieme le varie isole , cambiando la idrologia cittadina. Le inondazioni più disastrose sono avvenute : nel 1824 a 421 cm (300 edifici distrutti) “ 1924 a 380 cm “ 1777 a 321 cm “ 1995 a 293 cm “ 1975 a 281 cm Per prevenire l'alta marea , è stata costruita una diga “ La diga di san Pietroburgo “ inaugurata nel 2005.Così almeno per ora riesce a fermare l'alta marea . Come confronto possiamo pensare più o meno) alla diga che stanno completando a Venezia che è chiamata “ Il Mose “. Grazie alla sua posizione geografica posta a 60°N di Latitudine, la lunghezza del giorno varia attraverso le stagioni dalle 5:53 – 18:50, ed è il periodo che va da metà maggio a metà luglio quando il crepuscolo può durare tutta la notte ed è chiamato “ Notti Bianche “ o “ Sole di Mezzanotte” Il clima è continentale umido con una minima invernale di – 10,7 a gennaio ed una massima estiva 21,9 a luglio S. Pietroburgo è una città federale da 1.439 kmq che comprende: 81 circondari comunali,+9 città comunali. L'area città è di 605,8 kmq. ( Milano è di 181,8 kmq) La lunga strada a 8 corsie ( 4 a sinistra e 4 a destra) dove converge grande parte della cultura Russa, si chiama.”Prospettiva Nevskij “ è lunga 4,5 km. A Milano la strada confrontabile per dirittura e lunghezza è il viale Monza,(4,46 Km) non certo per la larghezza. I Corsi di Milano (le strade più antiche e importanti ) sono tutti molto più corti. San Pietroburgo è un centro di cultura che ha: 221 Musei 2000 Biblioteche 80 Teatri 100 Festival che organizza ogni anno. Mentre Liuba sgranocchia questi dati, esclusi quelli su Milano che ho aggiunti per poter confrontare, il pullman corre, percorre la Prospettiva Nevskij ( si pronuncia Nievski) il traffico ricorda quello denso di Milano . Si rallenta , dobbiamo soffermarci diverse volte , però siamo seduti , tranquilli ed anche se la pioggia continua , ogni tanto si sentono i clic fotografici dei cellulari , perché non fare le foto ? Poi se proprio sono brutte poco costa cancellarle. Cupole, palazzi, musei, veliero approdato al porto che da anni fa da ristorante, la cupola dorata con l'asta che svetta altissima ed ha in alto la bandierina, cupola asta e bandierina sono dorate. Facilmente in giro vediamo l'oro come colore primario, facciamo un giretto al porto e si ritorna in hotel . Ora pensiamo ad un poco di restauro personale, ci cambiamo di abito , mettiamo giù l'impermeabile che è ormai una seconda pelle e si va a cenare. |
C E N A |
Oh, ma guarda vi è la zuppa .
È la novità che colpisce tutti, chi ne prende poca pensando agli altri, chi di più pensando al suo desiderio, ed il fondo pentola è toccato. Così è per altre cose in particolare per le torte che erano crostate alla marmellata molto invitanti. Ed anche io Armando non ho fatta eccezione. A cena inoltrata arriva Eleonora e Costanzo che avevano tenuto nel frattempo i contatti con la loro Agenzia in Italia. Osservano , constatano, vi sono ancora persone che devono cenare compresi loro due . Chiamano lo chef dell'Hotel ed il cuoco , fanno notare il vuoto nei piatti di portata e le persone che ancora devono cenare e domandano spiegazioni. La risposta è stata: In Russia nella giornata i pasti sono 3: I°- La colazione del mattino che è forse il pasto più sostanzioso, dove mangiamo salumi, uova, brioche, latte, caffè ,Yogurt , fette biscottate, caffè, thè . . . . II°-Il pranzo del mezzogiorno ha come piatto principale la zuppa e poco più. III° la cena è un pasto che si fa con poche cose. E continuano spiegando : le assicuriamo che qui abbiamo portato pietanze per tutti compresa la zuppa ma se i signori prendono due ed anche tre porzioni per volta sarà difficile fornire quanto serve. Risponde Eleonora: Vi faccio notare che i miei clienti sono in giro da questa mattina presto ed il tempo per la colazione del mezzogiorno è ridotto, quindi vi è anche poco tempo per pranzare ; ed a girare ci si stanca. Non escludo che per il dolce qualche cliente abbia esagerato, però ora ,Vi prego : “ Rifornite i piatti di portata e rivedete i Vostri calcoli per la cena. “ A buon intenditor poche parole “ Comunque ai miei clienti ci parlo ora e vediamo di ridimensionare le esagerazioni. Signori ascoltatemi , capisco che abbiate fame , però , Vi prego di fare maggior attenzione nel servirvi, siete tutti adulti e capiamoci . Aspettano che i cuochi portino le nuove pietanze e si siedono a cenare. |
S O N O L E 21 e 30
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Eleonora chiama tutti ed annuncia :
se può interessarvi, la pioggia ha smesso di scendere , il vento anche e, se volete, io vado fuori a passeggiare nella prospettiva Nevskij per godere delle notti bianche. Però chi si sente stanco è giusto che vada a riposare. Per domani mattina sapete già l'ora che ci ritroviamo qui nell'atrio. ORA VI RACCONTO: si forma un discreto plotoncino di bene intenzionati che esce dall'hotel e si muove tra il pubblico che anche a quell'ora non è poco, come non è poco il traffico anche se è diminuito. Ci portiamo nella Prospettiva Nevskij. Negli attraversamenti vi sono i semafori dei quali sapete già molto e, vediamo tracciate per terra con la vernice bianca delle frecce per i pedoni che indicano per ogni lato, di mantenere la destra. Infatti allo scoccare del verde si avviano due plotoncini di persone che non si incrociano ( escluse le eccezioni , d'altra parte noi eravamo appena arrivati ). Me dovete sapere che i 37 secondi che segnalano i display sono proprio giusti per attraversare la strada che vi ricordo è larga 8 corsie. La luce naturale è da pieno giorno diciamo dalle 8 del mattino alle 10 e finalmente non piove. Camminiamo rilassati, non più ingobbiti entro le nostre felpe ed impermeabili, quasi che quella posizione trattenga un poco di caldo. Vediamo dall'altra parte del marciapiede delle grandi entrate e lì vi sono i grandi magazzini a multipiani con scale mobili, io ci andrei dice Eleonora. Poi , vedete quei negozietti con scritto come insegna “Souvenir” ? Ce ne sono qui vicino e al di là della strada , li vedete ? Si. Ascoltate pure i consigli che vi darà la Liuba, però io che sono venuta più volte, trovo quei negozi molto convenienti. E si cammina, ah ma guarda un negozio grandissimo che vende tutto di cioccolata. Ecco il ponte con ai quattro angoli quattro piedistalli con belle sculture in bronzo che sviluppano il tema : “ Domare i cavalli “. Ad ogni insieme , un palafreniere trattiene per mezzo delle redini il cavallo . Ogni monumento ha posizioni diverse sia del cavallo che del ragazzo ed è chiaro come cerchino di frenare lo slancio di libertà del cavallo, cercando allo stesso tempo di salvare anche loro stessi. Giriamo a destra e ci portiamo verso la “Cattedrale del Sangue Versato” camminando in fianco al canale, uno dei tanti per i quali San Pietroburgo è chiamata anche la “ Venezia del Nord “. Tutti i canali hanno gli argini in granito e i parapetti in ghisa. Anzi approfitto per dirvi che è certamente la Metropoli posta più a Nord di tutto il mondo. Ecco le cupole a cipolla , la dorata, le colorate, sopra, il cielo è limpido, azzurro intenso terso, il sole basso all'orizzonte manda tutta la sua luce che fa risplendere ogni cosa : il rosso rubino dei mattoni dei palazzi, i tetti, le cupole, i monumenti, si può fotografare abbondantemente. Non abbiamo fretta è una vera passeggiata , ma domani il giro continua e controvoglia si ritorna. Vi piace? Grazie Eleonora è tutto molto bello. Peccato che il tempo sia così insistentemente piovoso e freddo , ma penso che da domani migliori, non vorrei illudervi ma così dice il meteo. Osserviamo ancora il cielo e delle nuvole si avvicinano, i colori sono anche per loro belli, marcati, nuovi,come nuove sono le sfumature. Pensate a tutti i colori che volete lì vi erano tutti ben marcati in quel momento. Mi viene di ringraziare il Signore per avere fatto un mondo così bello e vario. Anche il traffico pedonale è diminuito, sento dentro al tascone del giaccone impermeabile il duro del mio cellulare, mi viene di estrarlo, ma perchè che tanto non mi chiama nessuno ? In Russia poi. Lo tocco e vedo un numero 11930 sono i passi che da questa mattina abbiamo fatto e mi viene di fare una risata. Ma guarda un pò. Che succede ,domanda per tutti Eleonora? Mi è stato regalato da un amico questo cellulare che lui ha ritrovato in un rifugio di montagna e che nessuno ha più rivoluto. Ha dentro di se anche il contapassi che funziona in automatico,nella sua statistica, mi consiglia di fare entro la settimana almeno 10.000 passi e non so da dove vengano queste indicazioni , oltre tutto è svizzero. Per il valore che ho letto, oggi abbiamo camminato un bel po' 11,930 passi. Quanti km saranno ? Valutando un mio passo medio circa 60 cm, e pensando alla strada che resta per rientrare in Hotel saranno km 7,2. Ah, però, dicono in più di uno sorprendendosi. |