Articoli del giornalino marzo/aprile 2019
L’AMICIZIA
"L'amico ama in ogni tempo, è nato per essere un fratello nella sventura." (Proverbi 17;17). L'amicizia era un anticorpo prezioso già in tempi biblici. Cicerone diceva che l'amicizia è un valore universale. In molti paesi del mondo si celebra la "Giornata dell'Amicizia". L'ideatore di questa festa fu l'argentino Enrique Febrero che il giorno (19 luglio 1969) in cui gli astronauti Amstrong, Aldrin e Collins posero piede sulla luna, volle che venisse ricordato come simbolo di nuove amicizie con l'universo. Febrero, professore di storia e di etica, si sentì di onorare, in questo modo, lo sforzo dell'umanità perché l'uomo stava costruendo una alleanza senza precedenti e avrebbe continuato a stabilire vincoli di amicizia tra gli esseri della terra e, nel caso esistessero, anche con quelli di altri pianeti. L'amicizia è qualcosa di difficile da spiegare perché è una cosa che non si impara a scuola. Amicizia significa lasciare da parte i propri pensieri e sentimenti per dedicare il proprio tempo ad ascoltare: perciò richiede forza, pazienza, comprensione e molta dedizione. Leggi tutto... |
IL GIORNO DI PASQUA
Il termine “Pasqua” fa riferimento alla Festa cristiana più importante dell’anno Liturgico: si celebra la passione, morte e risurrezione di Gesù nostro Signore. Non dobbiamo però dimenticare che prima di essere una festa cristiana è una festa ebraica. E mentre il ciclo delle festività cristiane segue il calendario solare e le festività musulmane sono calcolate seguendo le fasi lunari, il calendario ebraico combina i due approcci, un calendario cosiddetto “luni-solare” .
Le feste “maggiori” per gli ebrei durano ben 8 giorni, iniziano al sabato e terminano al sabato successivo. Il sabato significa “riposo -cessazione”; nel Libro della Genesi c’è scritto: Dio completò l’opera della creazione in sei giorni ed il settimo (shabbat) si riposò.
Tenendo presente queste precisazioni, vediamo ora la Festività della Pasqua.
Pesach (Pasqua) è il giorno santo più importante nell’ebraismo: il popolo ebreo festeggiava, e festeggia ancora oggi, la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto e la nascita della nazione ebraica.
La liberazione dalla schiavitù dell’Egitto è descritta nel libro dell’Esodo; tutti ricordiamo i racconti relativi alla figura di Mosè, le piaghe d’Egitto, il Mar Rosso…. Le origini della Pasqua in realtà sono ben più remote, essa era una “festa agricola” celebrata dai pastori nomadi antenati degli ebrei all’arrivo della primavera. La straordinaria trasformazione che avviene nella natura nel passaggio dall’inverno alla primavera li riempiva di stupore; questa festa era quindi associata all’inizio della stagione del raccolto. Questa festa è la più importante dell’anno ebraico; dura otto giorni, da sabato a sabato; è calcolata sul primo plenilunio di primavera.
Con l’avvento del Cristianesimo il giorno della festa settimanale è la Domenica; la Domenica è il primo giorno della settimana, è il giorno della risurrezione (i Vangeli sottolineano che il Signore è risorto “il primo giorno dopo il sabato”). Sarà il Concilio di Nicea (anno 325) a stabilire che la solennità della Pasqua sarebbe stata celebrata nella Domenica seguente il primo plenilunio di Primavera. La Solennità di Pasqua è una “Festa mobile”, cioè non ricorre in un giorno preciso dell’anno (il Natale è sempre il 25 Dicembre) ma varia ogni anno: la data della Pasqua è una Domenica compresa tra il 22 Marzo ed il 25 Aprile (inclusi). Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
Il 21 Marzo, inizio della primavera, quest’anno è di giovedì; il primo plenilunio successivo sarà venerdì 19 Aprile e quindi festeggeremo la Pasqua Domenica 21 Aprile; e, in questo caso, si parla di “Pasqua alta” .
(don Stefano)
Il termine “Pasqua” fa riferimento alla Festa cristiana più importante dell’anno Liturgico: si celebra la passione, morte e risurrezione di Gesù nostro Signore. Non dobbiamo però dimenticare che prima di essere una festa cristiana è una festa ebraica. E mentre il ciclo delle festività cristiane segue il calendario solare e le festività musulmane sono calcolate seguendo le fasi lunari, il calendario ebraico combina i due approcci, un calendario cosiddetto “luni-solare” .
Le feste “maggiori” per gli ebrei durano ben 8 giorni, iniziano al sabato e terminano al sabato successivo. Il sabato significa “riposo -cessazione”; nel Libro della Genesi c’è scritto: Dio completò l’opera della creazione in sei giorni ed il settimo (shabbat) si riposò.
Tenendo presente queste precisazioni, vediamo ora la Festività della Pasqua.
Pesach (Pasqua) è il giorno santo più importante nell’ebraismo: il popolo ebreo festeggiava, e festeggia ancora oggi, la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto e la nascita della nazione ebraica.
La liberazione dalla schiavitù dell’Egitto è descritta nel libro dell’Esodo; tutti ricordiamo i racconti relativi alla figura di Mosè, le piaghe d’Egitto, il Mar Rosso…. Le origini della Pasqua in realtà sono ben più remote, essa era una “festa agricola” celebrata dai pastori nomadi antenati degli ebrei all’arrivo della primavera. La straordinaria trasformazione che avviene nella natura nel passaggio dall’inverno alla primavera li riempiva di stupore; questa festa era quindi associata all’inizio della stagione del raccolto. Questa festa è la più importante dell’anno ebraico; dura otto giorni, da sabato a sabato; è calcolata sul primo plenilunio di primavera.
Con l’avvento del Cristianesimo il giorno della festa settimanale è la Domenica; la Domenica è il primo giorno della settimana, è il giorno della risurrezione (i Vangeli sottolineano che il Signore è risorto “il primo giorno dopo il sabato”). Sarà il Concilio di Nicea (anno 325) a stabilire che la solennità della Pasqua sarebbe stata celebrata nella Domenica seguente il primo plenilunio di Primavera. La Solennità di Pasqua è una “Festa mobile”, cioè non ricorre in un giorno preciso dell’anno (il Natale è sempre il 25 Dicembre) ma varia ogni anno: la data della Pasqua è una Domenica compresa tra il 22 Marzo ed il 25 Aprile (inclusi). Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
Il 21 Marzo, inizio della primavera, quest’anno è di giovedì; il primo plenilunio successivo sarà venerdì 19 Aprile e quindi festeggeremo la Pasqua Domenica 21 Aprile; e, in questo caso, si parla di “Pasqua alta” .
(don Stefano)
DALL’ ACQUA AL FUOCO
Nel primo giorno di freddo intenso di quest’autunno inoltrato, siamo coraggiosamente usciti in visita a due vere “chicche” della nostra bella città di Milano: la chiesa di Santa Maria alla Fontana e la vicina Fonderia Napoleonica Eugenia. La chiesa sorge sul tracciato dell’antica via Comacina e la sua parte più vetusta è nata quasi per volere del popolo che riteneva miracolosa l’acqua d’origine sorgiva che sgorgava in quel punto. Leggi tutto... |
La fusione agli albori dell’umanità.
La fusione è una delle tecnologie di lavorazione tra le più antiche conosciute: i primi utensili rinvenuti, ottenuti tramite fonderia, risalgono al 4000 a.C. Secondo l'attuale stato della conoscenza, il ferro è comparso la prima volta in Asia Minore e la prima testimonianza è attribuita ai Calibi, che vivevano a sud est del Mar Nero. Le leghe di ferro - ferro malleabile, ghisa e acciaio - cominciarono ad apparire anche nel XII secolo a.C. in India, Anatolia e nel Caucaso. Importanti testimonianze del ferro nell'antichità sono il tesoro ferreo del re babilonese Sargon II a Ninive, le notevoli prestazioni degli Egizi nel campo della siderurgia e la tecnologia molto sviluppata della costruzione delle armi da parte dei Romani e dei Norici. La presenza del ferro in terra germanica è storicamente provata fino all'inizio del I millennio a.C., come testimoniano i numerosi reperti archeologici risalenti a quell'epoca quali accette e punte di lancia. |
In concomitanza con il Giorno della Memoria pubblichiamo questo brano del nostro amico poeta Vito Sorrenti…
ALCUNE RIFLESSIONI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Mi è sempre più amaro, doloroso e avvilente constatare com'è labile la memoria dell’uomo e com'è incline a dimenticare tutto e come si affretta a calare il sipario sugli orridi eccidi e le immani tragedie perpetrati dall'odio e dal folle delirio!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato gli strazi, i supplizi e i gemiti atroci di Libertà e Giustizia, violate, calpestate, uccise dagli orridi duci al servizio della brama d’imperio!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato i latrati dei cani, il ringhio dei mastini e la muta disperazione dell’anima umana, stremata, seviziata, annichilita nei recinti di pietra e di filo spinato!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato le lame, gli uncini e la sadica aberrazione dei crudeli aguzzini che dilaniavano le vene di teneri implumi e di inermi pulcini!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato le deportazioni, i campi di sterminio le fosse comuni e i camini ch'eruttavano il fumo di donne, vecchi e bambini!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha dimenticato la lezione divina dell’Uomo coronato di spine e di Luce, schernito, flagellato e inchiodato alla Sua croce per aver predicato fratellanza e amore!
Mi è amaro e doloroso constatare che l’uomo senza memoria è destinato ad essere preda degli alfieri dell’odio e della truce barbarie.
Vito Sorrenti
ALCUNE RIFLESSIONI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Mi è sempre più amaro, doloroso e avvilente constatare com'è labile la memoria dell’uomo e com'è incline a dimenticare tutto e come si affretta a calare il sipario sugli orridi eccidi e le immani tragedie perpetrati dall'odio e dal folle delirio!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato gli strazi, i supplizi e i gemiti atroci di Libertà e Giustizia, violate, calpestate, uccise dagli orridi duci al servizio della brama d’imperio!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato i latrati dei cani, il ringhio dei mastini e la muta disperazione dell’anima umana, stremata, seviziata, annichilita nei recinti di pietra e di filo spinato!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato le lame, gli uncini e la sadica aberrazione dei crudeli aguzzini che dilaniavano le vene di teneri implumi e di inermi pulcini!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha già dimenticato le deportazioni, i campi di sterminio le fosse comuni e i camini ch'eruttavano il fumo di donne, vecchi e bambini!
Mi è amaro e doloroso constatare che la memoria dell’uomo ha dimenticato la lezione divina dell’Uomo coronato di spine e di Luce, schernito, flagellato e inchiodato alla Sua croce per aver predicato fratellanza e amore!
Mi è amaro e doloroso constatare che l’uomo senza memoria è destinato ad essere preda degli alfieri dell’odio e della truce barbarie.
Vito Sorrenti
Torino: Museo Egizio (e non solo)
Il 19 gennaio un bel gruppetto di soci si è recato a Torino, la “bela Turin”, per visitare il Museo Egizio. Dopo un viaggetto veloce siamo andati dritti al museo, dove siamo stati divisi in due gruppi e presi in consegna dalle due guide che, competenti e disponibili come erano, ci hanno introdotto ai misteri dell'Antico Egitto. Leggi tutto .... |
Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante del mondo dopo quello del Cairo. Nel 2017 il museo ha fatto registrare 845 237 visitatori, risultando l'ottavo museo italiano più visitato[1]. Nel 2017 i Premi Travellers' Choice di TripAdvisor classificano l'Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.
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MAMMA MIA!
Tutti conosciamo "Mamma mia " uno spettacolo che abbiamo visto ed ascoltato in questi anni parecchie volte: al cinema, alla televisione, alla radio. Chi non ha canticchiato quelle canzoni degli Abba ? Al mare, quest'anno, al bar dei bagni non si sentivano che quelle! Certo, la musica è fantastica, le canzoni orecchiabili, portano allegria e ti coinvolgono. Ed hanno portato al complesso degli ABBA tanti applausi, grande successo e celebrità in tutto il mondo musicale. Anche noi del MTE non abbiamo voluto mancare allo spettacolo teatrale allestito a Milano al Teatro Arcimboldi : era la prima rappresentazione della stagione, grande pubblico e anche grande successo. Buona la scenografia e bravi gli attori e cantanti . Naturalmente il film ha più ampio respiro sia di visibilità che di coinvolgimento anche perché la bravura di Meryl Streep è stata insuperabile. Basti pensare che ha vinto l'Oscar ! La serata è finita in pura allegria, tutti gli spettatori in piedi ad applaudire gli attori a cantare con loro in spensieratezza. Mi sono divertita anche perché ero con mia nipote Elena che, conoscendo parecchie canzoni, si sentiva in allegra sintonia. Quando torniamo a teatro? Lydia |
Mamma Mia! è un musical, in due atti, scritto dalla drammaturga inglese Catherine Johnson e basato sulle canzoni del gruppo musicale pop svedese ABBA. Il titolo stesso del musical riprende quello di una famosa canzone degli ABBA: Mamma Mia del 1975.La colonna sonora del musical include i più grandi successi degli ABBA tra cui Super Trouper, Dancing Queen, Thank You for the Music, The Winner Takes It All, Lay All Your Love on Me e S.O.S.. A luglio 2003 Mamma Mia! ha avuto più di 10 milioni[1] di spettatori in tutto il mondo, ma si stima che nel 2006 questo numero potrebbe essere più che raddoppiato.
DAL NOSTRO ARCHIVIO FOTOGRAFICO…. Non possiamo non pubblicare le foto dei dolcetti di Vittoria che ci vizia sempre… Guardate tutte le foto nella Galleria del nostro sito ! |
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